VITERBO – La dottoressa Simona Santini, biologa nutrizionista, racconta così i 10 anni dall’apertura della sua attività.
Sono passati 10 anni da quando ho deciso di abbandonare la carriera universitaria per intraprendere la libera professione. E nonostante le difficoltà, a 10 anni di distanza, posso dire di aver fatto la scelta giusta. Decidere di dedicarmi completamente a quello che più mi appassionava, la nutrizione.
Nata il 24 Luglio 1986 a Soriano nel Cimino, ottengo nel 2011 la laurea specialistica in biologia cellulare e molecolare con il massimo dei voti. Fanno seguito borse di studio finanziate dall’Airc, Associazione italiana per la ricerca sul cancro, volte allo studio di biomolecole con attività antitumorale. E sempre con il supporto Airc ottengo il titolo di dottore di ricerca in genetica e biologia cellulare nel 2016. Carriera accademica e ricerche che mi hanno portato alla realizzazione di 9 pubblicazioni scientifiche di carattere internazionale.
Nulla mi mancava in termini di successi e soddisfazioni personali ma momenti personalmente difficili e l’instaurarsi di un rapporto conflittuale con il cibo che in prima persona ho attraversato, mi hanno portata a cambiare strada. Inizio a interessarmi alla nutrizione, ottengo un master di secondo livello in nutrizione applicata, supero l’esame di stato per l’esercizio alla professione e decido di dare una svolta alla mia vita. Abbandono l’ambito universitario per intraprendere, a partire dal 2015, la libera professione che ad oggi svolgo a Viterbo e provincia e online, raggiungendo così persone dall’altra parte del mondo.
Al lavoro ambulatoriale ho unito poi quello sui social, gestendo un mio blog personale in cui parlo di sana alimentazione, e cucina, e gestisco pagine Facebook e Instagram seguite da migliaia di persone. Un gran lavoro, ma che porto avanti con amore e passione. Un altro modo di star vicina alle persone ed aiutarle nei loro percorsi. Collaboro con riviste quali “Viversani e belli”, “Starbene”, ma anche con i portali gravidanzaonline.it, vanityfair, Donna moderna e La cucina Italiana.
Questi 10 anni sono stati un susseguirsi di eventi, emozioni, successi, ma anche difficoltà. L’importanza di stare sempre al passo con i tempi, ma al tempo stesso rimanere se stessi e non piegarsi alle esigenze del mercato quando queste vanno contro le proprie convinzioni e la propria professionalità.
In questi anni mi sono dovuta si, anche reinventare. Penso ad esempio al periodo del Covid, ritrovarmi all’improvviso senza lavoro come tutti i liberi professionisti. Ma ho trovato la strada, trovando nei social e nella possibilità di svolgere attività online la possibilità di star vicina ai miei pazienti e continuare a sostenerli, cercando di trasmettere empatia anche attraverso uno schermo.
E poi che dire, 10 anni segnati da una grande, quella si, grandissima soddisfazione. Scrivere un libro in autonomia grazie al quale vengo notata dalla rinomata casa editrice BurRizzoli. Firmare un contratto che mi ha portato a scrivere “La dieta Felice” prima, un best seller con migliaia di copie vendute e “La dieta delle stagioni” poi, testi con i quali ho cercato di trasmettere la mia idea di dieta: non un regime alimentare restrittivo e punitivo ma sana alimentazione, che possa diventare uno stile di vita.
E poi la vittoria ai Mio dottore awards nel 2022, vittoria sfiorata anche nel 2023 e l’inserimento nel circuito delle Eccellenze sanitarie italiane nel 2024. Sono alcuni dei tanti traguardi e soddisfazioni.
Ma in tutto ciò una cosa restava e resta fondamentale: i miei pazienti. E sono i miei pazienti che devo ringraziare, le persone che in questi 10 anni si sono affidate a me, riponendo in me i loro sogni e speranze, e anche paure. Se non fosse per la loro fiducia, e il loro entusiasmo, io non sarei arrivata fino a questo punto.
Il lavoro mi impegna moltissimo ma è ciò che amo e faccio con estrema passione. Come si dice, “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai nemmeno un giorno della tua vita”, ed io ho avuto la fortuna di riuscire a svolgere la professione che amo davvero.
Se mi chiedessero cosa mi piace del mio lavoro risponderei che amo la sensazione che si prova quando le persone tornano da te ringraziandoti perché ora si sentono bene con se stesse e con il mondo esterno, dicendoti che si, gli hai cambiato un po’ la vita…in meglio. Salute quindi, non solo a tavola.