VITERBO – Si è svolta ieri, presso la sede della Provincia di Viterbo, una riunione con i sindaci dei 14 comuni interessati dall’individuazione di potenziali siti per il deposito nazionale delle scorie nucleari. L’incontro, organizzato dall’amministrazione provinciale, ha rappresentato un importante momento di confronto e di condivisione per ribadire, in modo chiaro e deciso, la contrarietà del territorio a questa ipotesi.
Il Presidente della Provincia ha annunciato la costituzione di un team di esperti e tecnici, composto da geologi, agronomi e altri specialisti, con l’obiettivo di dimostrare l’inidoneità delle aree individuate. Attraverso studi approfonditi e dati scientifici, il gruppo analizzerà aspetti legati alla sismicità, all’agricoltura e ad altre peculiarità territoriali che rendono la Tuscia inadatta ad ospitare un progetto di tale portata.
“La Tuscia non è e non sarà mai un luogo idoneo per il deposito di scorie nucleari”, ha dichiarato il Presidente, sottolineando che l’amministrazione provinciale è impegnata con serietà e determinazione a tutelare il territorio, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche per proteggere la salute, l’economia e la bellezza paesaggistica che lo caratterizzano.
Nel corso della riunione è stato ribadito che la Provincia intende agire come un punto di riferimento per tutte le amministrazioni locali, garantendo supporto tecnico e istituzionale per contrastare questa ipotesi. Un’azione condivisa e coordinata tra Provincia e Comuni sarà la chiave per costruire una difesa solida e strutturata a favore del territorio.
“La difesa della Tuscia è una responsabilità comune”, ha concluso il Presidente. “Continueremo a lavorare insieme ai sindaci e alle comunità locali per opporci con tutti i mezzi possibili a questa scelta.”
L’amministrazione provinciale intende proseguire questo percorso con la massima serietà e trasparenza, sostenendo le comunità locali e mettendo in campo ogni strumento necessario per difendere il territorio.