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    Sanità
    24 Gennaio 2025
    Long Covid, scoperta la firma molecolare nel sangue dei bambini

    Ricerca italiana apre alla diagnosi con un prelievo

    ROMA, 24 GEN – Il risultato di uno studio dell’Università Cattolica di Roma – Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù Irccs è stato pubblicato sulla rivista Pediatric Research. Ne da notizia l’ANSA.

    Anche nei bambini, il long-Covid lascia la sua “firma” nel sangue, caratterizzata dalla presenza ad elevate concentrazioni di un gruppo di molecole pro-infiammatorie e quindi da aumentata infiammazione. In futuro questo consentirà la diagnosi di long Covid in modo oggettivo con un semplice prelievo di sangue, grazie anche all’aiuto dell’Intelligenza Artificiale (IA).

    Gli scienziati hanno scoperto che nel sangue dei piccoli pazienti con long Covid vi è un eccesso di molecole infiammatorie e, servendosi di uno strumento di IA, hanno fatto la diagnosi sulla base di un prelievo di sangue, con un’accuratezza del 93%.

    Il lavoro è stato condotto da Danilo Buonsenso, della Cattolica e dell’Unità operativa di malattie infettive pediatriche del Gemelli, insieme a Nicola Cotugno dell’Unità operativa complessa di immunologia clinica e vaccinologia del Bambin Gesù, con il coinvolgimento di Piero Valentini, direttore dell’Unità operativa di malattie infettive pediatriche del Gemelli e di Paolo Palma, responsabile dell’Unità operativa complessa di immunologia clinica e vaccinologia del Bambin Gesù.

    Il long Covid si caratterizza per la persistenza per almeno 8-12 settimane di segni e sintomi comparsi dopo l’infezione, con un impatto negativo sulla vita quotidiana. E’ stato riscontrato in pazienti di quasi tutte le fasce d’età, e tra i pazienti pediatrici (lo 0,5% dei bambini esposti al Sars-Cov-2 ne soffre) quelli di età superiore ai 10 anni sembrano più colpiti, indipendentemente dalla gravità dell’infezione iniziale. Studi precedenti hanno mostrato che nell’adulto il Long Covid lascia un ‘segno’ nel sangue. Qui gli esperti hanno analizzato il sangue di 112 giovani di 0-19 anni, di cui 34 con Long Covid, 32 con il Covid in corso, 27 con la sindrome infiammatoria multisistemica (Mis-c) e 19 coetanei sani e visto che i bambini con Long Covid hanno nel plasma quantità elevate di chemochine pro-infiammatorie e pro-angiogenetiche Cxcl11, Cxcl1, Cxcl5, Cxcl6, Cxcl8, Tnfsf11, Osm, Stambp1a.

    Usando l’intelligenza artificiale hanno infine identificato il long Covid nei campioni di sangue. Lo studio dimostra quindi che anche in età pediatrica il Long Covid presenta una firma proteica distinta nel plasma, con aumentata infiammazione generale e a livello delle pareti dei vasi sanguigni. La scoperta potrebbe portare allo sviluppo di un test diagnostico di routine basato su un prelievo, permettendo una presa in carico tempestiva e globale del paziente pediatrico con Long Covid. Inoltre, i dati immunologici prodotti forniscono le evidenze necessarie per individuare obiettivi terapeutici mirati al long Covid pediatrico”, sostiene Cotugno. “Questo lavoro dimostra in maniera incontrovertibile che il Long Covid, anche in età pediatrica, è una malattia organica immunomediata”, conclude Buonsenso.