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    Cronaca, Cultura e Spettacoli
    28 Gennaio 2025
    “Il Prezzo della Libertà”: Marco Baldini a Vasanello per parlare (anche) di ludopatia

    di Simona Tenentini

    VASANELLO – “Il Prezzo della Libertà”: si terrà sabato 1 febbraio alle 18, al cinema Albertone, un incontro con Marco Baldini, conduttore radiofonico e personaggio televisivo di livello nazionale.

    Un nuovo interessante appuntamento organizzato dall’associazione START ODV, da tempo impegnata nell’ambito del sociale, in cui la moderatrice, Francesca Pieri, volontaria dell’associazione, intervisterà il famoso e controverso artista  la cui carriera è stata a lungo compromessa da decisioni difficili e da problemi legati (anche) alla ludopatia.

    Come lui stesso ha infatti confessato qualche giorno fa in un’intervista al La Repubblica, “la ludopatia era una copertura o almeno non fosse così grave come aveva fatto credere.”

    “Non incolpo nessuno – racconta Baldini – l’errore è stato mio che per pararmi da un guaio peggiore — e qui non posso andare molto oltre — con il mio avvocato ci inventammo la storia del gioco d’azzardo compulsivo, che era l’unica scappatoia”. Il guaio peggiore è una truffa legata a un giro della malavita nella quale era cascato, come ha raccontato nel podcast One more time. Paradossalmente la ludopatia è stata la conseguenza di questa copertura dalla quale nacque anche l’idea di scrivere un libro: “Chiesi sei mesi di tempo, in realtà mi dovevo documentare perché ne sapevo poco o niente e facendolo ci sono caduto dentro, però non ai livelli enormi di cui si parla – dice nell’intervista – Ci hanno fatto anche un film e così tutta Italia si è convinta che io fossi un giocatore compulsivo”.

    Attualmente Baldini lavora in tv e radio locali, confessa che sul conto ha 29 euro e su Fiorello aggiunge: “C’è stata un’epoca in cui ero fuori dal mondo, vivevo in condizioni molto precarie, ho dormito anche in macchina, e ho fatto errori imperdonabili. Fiorello mi ha aspettato un sacco di tempo, poi quando ha visto che non c’era più ciccia ha detto basta”.