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Non sono giorni semplicissimi per la Roma. C’è tensione. Comunque. Perché il risultato della partita d’Olanda ha influito eccome sul mood a Trigoria, nonostante la vittoria in rimonta in quel di Udine che senza illudersi proverà ad iniziare il processo di guarigione dal mal di trasferte indigeste. Con una stagione domestica in A completamente pregiudicata complice transizione Juric, l’Europa League resta un grande obiettivo. Qualcosa che sa toccare le corde di questo gruppo, di questa era, ancora superstite di Budapest e Leverkusen: la Roma sogna il terzo grande cammino continentale. Non sarà semplice: ancora una volta sarà costretta a passare dai sedicesimi. Anzi, quella è la speranza. L’obiettivo da raggiungere per restare nella competizione, destinare all’EL gli ultimi colpi del ciclo che volge al termine, quello dei Dybala e Paredes, su tutti. Quel Leo rispolverato da Ranieri che come sempre ha saputo toccar le corde giuste e riconsegnato all’esperienza del regista di De Rossi le chiavi del centrocampo. Ma è stato chiaro, non trattiene nessuno, perché Leo flirta col Boca: prima o poi, più prima che poi, sogna ritorno a casa. Ecco perché c’è tensione. Hermoso vuole andare? Accontentato. Sir Claudio vuol solo soldati per l’impero romano. Su Paredes resta solo da stabilire quel prima, quel quanto prima che poi. E non è escluso che possa essere nei prossimi giorni, già, clamorosamente. Ecco perché sondato Casemiro. Intando stasera Leo gioca, non può essere altrimenti: serve una vittoria, pur col pari si rischia di non rientrare nelle prime quattro. Meglio vincere tra l’altro perché già i sedicesimi saranno complicati, tortuosi e insidiosi; arrivare in posizione più alta possibile potrà significare tanto nel macro-tabellone anche in prospettiva ottavi e via dicendo. Ecco perché non c’è tempo o spazio per chiacchiere o discussioni mercato: Sir Claudio, Trigoria e il suo quartier generale, testa a stasera ed il futuro può attendere. Giocano gli esperti titolari, quindi Paredes con Koné, Pellegrini a galleggiare verso Dybala e Dovbyk. A destra Saele, a sinistra Angelino; i centrali sono gli espertoni, le torri di Londra, ovviamente Mancini-Hummels e N’Dicka, ex di turno. Partita tosta, tostissima: Eintracht lassù, seconda, piazzamento tra le prime otto ipotecato, ma da vecchia campionessa dell’edizione 2022 non regalerà alcun centimetro. Come tutte le squadre tedesche, sempre storicamente ostacoli veri e propri. Tensione che tra l’altro rispecchia ciò che si vive fuori, con la polizia che stanotte ha bloccato quel che potenzialmente poteva essere un agguato di tifosi domestici nei confronti degli ospiti a Campo de’ Fiori; alle 16 i sostenitori di Francoforte si ritroveranno a Villa Borghese, saranno scortati fino all’Olimpico. Fischio d’inizio alle 21.