
Un sabato d’A che a proposito di contenuti e forse verdetti non è che abbia narrato o descritto proprio pochino, eh. La Dea s’è fermata ancora. Fatiche di Champions, nessuna continuità post Como, una sola vittoria in tutto il 2025. Dopo l’estasi di Barcellona, il ritorno a realtà e pane quotidiano è più brusco di quanto desiderato: resistenza Vanoli, che sporca la partita e col suo Toro si porta a casa un punto pesantissimo. Uno a uno al Gewiss: sblocca Djimsiti, pareggia Maripan (leader, emblema di questa fase granata); ma è nella ripresa il climax determinante, Milinkovic ancora ipnotizzante e Retegui ancora deludente dagli undici metri. Si rivede in campo Scamacca ma dietro Gasp perde pure Kolasinac: dopo Scalvini e Kossonou adesso servirà un intervento sul mercato last minute, là dietro. Il contenuto più rilevante, a conclusione del periodo di narrazione in apertura, è che forse, adesso sì, si spengono comunque definitivamente i sogni Scudetto dell’Atalanta. Napoli e Inter, seppur tra loro per matrice ed identità differenti, viaggiano a ben altri ritmi. Pesa, eccome, seppur Gasp non lo ammetterà mai, l’assenza di Lookman. Chi sale tra mille sorrisoni è invece Italiano che anche a Bologna sta viaggiando bene, seppur l’eredità che andava a sostenere era di quelle pesanti: due a zero al Como, incide l’espulsione e l’ingenuità di Fadera, De Silvestri e Fabbian regalano i tre punti ai felsinei. Festa al Dall’Ara: controscavalcata momentaneamente la Fiorentina, agguantata la Juve (di Motta, ndr..) storia nella storia, due punti addirittura dalla Lazio quarta. Non era semplice, altroché: stavolta plausi per Vincenzo Italiano. Ancora meno punti per Fabregas, in piena lotta salvezza: ma l’idea è salda e si prosegue, con gli occhi del fuoco a spiegarlo ancora alle telecamere post partita. In chiave proprio salvezza non è forse più prematuro escludere il Monza: fanalino, sconfitto ancora in casa, perso altro scontro diretto, tre punti pesantissimi per l’Hellas di Zanetti (0-1, autogol Lekovic), brianzoli sostanzialmente spacciati. Chi sogna ma butta ancora punti nonostante eroica rimonta ancora il piccolo Venezia del Difra, quanti rimpianti per averla persino ripresa: tre a due Udinese, continuità Lucca, candidatura Nazionale.