
Amara la prima dell’Italia del rugby al Sei Nazioni 2025. A Murrayfield vince la Scozia, lo fa con un 31-19 alla fine di una gara piena e pregna di contenuti: tanti aspetti positivi per gli azzurri di Quesada, ma anche tanti rimpianti. Il rimpianto più grande? L’approccio alla gara, l’avvio shock, azzurri sotto 14 a 0 dopo nemmeno 10 minuti. Non c’era modo peggiore d’approcciare il Sei Nazioni che il movimento aspira ad esser quello della consacrazione (e) dei progressi. Ma poi esce tutto quanto di bello costruito negli ultimi 15 mesi: straordinaria rimonta, Brex in meta e parità fino al 19 a 19. Ottimo avvio di ripresa, reazione fantastica. Nel finale però sale in cattedra quel Jones che non lascia scampo agli azzurri: tre mete e break decisivo, arriva l’affondo che colpisce definitivamente il team di Quesada, sconfitto in Scozia. Splendida la prova del ritrovato Graham, tra le ali migliori in circolazioni; così com’è pesata l’esperienza di elementi come Russell. Qua la mano agli avversari, più bravi di noi. Ma quanto sport, signori. E quanto c’era mancato questo Sei Nazioni. Dagli inni ai brividi, cornamuse e folklore scozzese riecheggiante, tra Murrayfield e dintorni. Sabato prossimo secondo atto e debutto casalingo: all’Olimpico torna il Galles.