
Anastasia, il carcere è sempre più luogo di morte
FROSINONE – Un uomo di 52 anni si è suicidato questa mattina nel carcere di Frosinone. Lo comunica il Garante dei detenuti del Lazio, Stefano Anastasia, che riferisce come l’uomo fosse arrivato nel carcere di Frosinone un anno fa dopo aver scontato cinque anni a Regina Coeli a Roma.
“Tra poco più di un anno sarebbe stato libero – spiega Anastasia – ma non aveva nessuno fuori e nessuno con cui abbia fatto colloqui nell’ultimo anno. Era seguito dal Servizio per le dipendenze e a fine gennaio scorso l’equipe dell’Istituto lo aveva proposto per un’alternativa in comunità, ma lui non ce l’ha fatta e ha rinunciato prima”.
Il Garante era in una riunione nel carcere di Frosinone con la dirigenza della Asl e la direzione dell’istituto quando è arrivata la notizia del suicidio. “Siamo andati nella sua sezione e ho incontrato i compagni di cella attoniti e sconvolti: uno era a lezione e l’altro a colloquio mentre Andrea si toglieva la vita” racconta Anastasia.
“Il carcere è sempre più luogo di morte e disperazione ma chi ne ha la responsabilità politica e amministrativa sembra indifferente e tutto ciò non si può più tollerare” conclude.