Manca soltanto l’ufficialità ma di fatto parliamo di contesto e verdetti ormai pronti all’annuncio. Il terremoto che ha sconvolto il girone C di Serie C, tra mancati pagamenti entro certe date di spettanze, stipendi e contributi INPS e IRPEF, porterà all’esclusione e quindi alla radiazione più totale della Turris. A Torre del Greco sostengono il contrario, spetterà però alla Covisoc controllare definitivamente e chiudere ogni quadro per poi passar palla alla FIGC che esporrà il fatale verdetto. Si salva invece il Taranto, che continuerà a far parte del campionato seppur la sua primavera notizia di poco fa sia stata esclusa dal suo rispettivo livello; Taranto che manterrà il titolo e prepara già la ripartenza dalla Serie D: il club è salvo, evidentemente ha saldato in tempo entro venerdì 14 febbraio quantomeno contributi INPS e IRPEF. E all’interno di una stagione così disastrosa sorride, paradossalmente, il Latina. Una delle poche a non aver fatto bottino pieno con la Turris. Premessa: chiaramente, ad ogni club sarà tolto ogni punto fatto nel recente passato con club radiati. In questo caso proprio solo la Turris. Ma non col Taranto, destinato alla retrocessione ma ancora effettivamente in gioco. Per questo, a dispetto degli scenari previsti 10 giorni fa, cambia tutto. E sorridono, per motivi aritmetici, proprio i nerazzurri. Che sorprendentemente in questo momento sarebbero salvi, se tutto confermato: appena arriverà l’ufficialità, pontini quartultimi, agli spareggi playout andrebbero Messina e Casertana. Ma non si possono certamente dormir sonni tranquilli, in acque come queste e con venti che possono cambiar carte in tavola da un momento all’altro: sabato arriva il Benevento, prezzi stracciati per riavvicinare la tifoseria nerazzurra al Francioni in una gara come questa, non ci sarà il grande ex Ciciretti ma figurerà Riccardo Improta. Il pokerissimo di Giugliano fa ancora rumore: urge l’ennesima sterzata, che sia stavolta quella decisiva.