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Sport
15 Marzo 2025
Lezione Como, paradosso Milan: rimonta e malcontento, Conceicao respira

Sospirone di sollievo per Conceicao. Alla fine un mesto Milan, trascinato dai singoli, la ribalta ancora esattamente come a Lecce: Como battuto 2-1. In un clima di malcontento e contestazione generale contro proprietà Cardinale, il Milan assorbe e accusa ancora: lezione e dominio d’estetica e calcio puro del Como di Fabregas per tutti i primi 45 minuti. Nella ripresa pronti via e stessa trama: Diao lama tagliente, Nico Paz gioiello planetario, altro cioccolatino e doppietta di Da Cunha. Ma stavolta, per millimetri, il Var annulla; allora Reijnders e Pulisic salgono di nuovo in cattedra e nel pieno svolgimento della ripresa ribaltano la contesa. Finale tesissimo: torna a giocare Dele Alli, pochi minuti, espulsione. Succede di tutto, Como all’assalto in 10 (dopo aver dominato palleggio per tutta una partita in cui avrebbe meritato eccome qualcosa di più), al Milan tremano le gambe ma alla fine altri tre punti per respirare. Col magone Conceicao, visibilmente stremato e dal volto scavato, vince e salva la panchina. Quantomeno al carro europeo c’è pure lui, che sopravvivrà alla sosta. Malissimo ancora Leao e Theo, bocciati e sostituiti. Impalpabile Gimenez, colpa d’un gioco sostanzialmente assente e primitivo, lasciato alle giocate dei singoli. Disastroso Musah. L’anticipo tra Milan e Como era la gara di maggior cartello del sabato pomeriggio. Il Monza sfiora il colpo speranza col Parma: Izzo illude, inchioda Bonny. Ma certamente al Parma che resta immischiato non può bastare un punto in Brianza, coi fanalini; anche perché chi fa il colpo di giornata diventa il Verona, col gioiello Duda corsaro ad Udine. L’Hellas prova a scappare, un risultato che incide su Cagliari ma soprattutto Empoli e Parma stesso.