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    Politica
    15 Marzo 2025
    Viterbo – Ex Banca d’Italia, botta e risposta tra Buzzi e Allegrini
    Dopo un intervento del consigliere Buzzi, che attaccava per l'ennesima volta le passate amministrazioni, la capogruppo FdI torna a controbattere: "Solita illimitata arroganza"

    VITERBO – Botta e risposta tra il consigliere comunale di maggioranza Francesco Buzzi e la capogruppo di Fratelli d’Italia Laura Allegrini in merito alla questione “ex Banca d’Italia” di Via Marconi, da noi riportata in auge con una serie di recentissimi articoli.

    L’intervento del consigliere Buzzi:

    “E’ confortante sapere che anche gli esponenti della minoranza condividono gli sforzi notevoli che l’amministrazione della sindaca Chiara Frontini sta compiendo per riportare gli uffici comunali al centro della città. Significa che su alcuni temi di fondo c’è unità di vedute anche con l’opposizione. Mi riferisco alla recente posizione assunta dalla consigliera Laura Allegrini che auspica un utilizzo a questo scopo della sede della ex Banca d’Italia. Voglio però fare un piccolo esercizio di memoria per ricordare a tutti, ex assessore ai Lavori pubblici Laura Allegrini in primis, che sono state le passate amministrazioni di cui Allegrini era esponente di spicco, nei suoi lunghi anni di governo, a decentrare i servizi e gli uffici pubblici. Oggi noi stiamo compiendo il percorso opposto, non inseguendo i sogni di poter utilizzare la ex Banca d’Italia, obiettivo che sarebbe importante, ma la cui proprietà non appartiene nemmeno al Comune, piuttosto lavorando su progetti concreti come il riutilizzo dell’ex tribunale. Nel passato, sul centro storico si è disinvestito e noi stiamo lavorando in ogni modo per rivitalizzarlo dopo anni e anni di abbandono ed accanimento contro il cuore della città. Non c’è infatti bisogno di richiamare alla memoria dei viterbesi che immobili importanti come, oltre all’ex Tribunale di Fontana Grande, il Lazzaretto, la Zaffera o gli Almadiani, ma anche le scuderie Sallupara, il centro servizi di valle di Faul, la casa di Alfio, che avrebbero potuto già contribuire a rivitalizzare il centro, sono chiusi in alcuni casi da oltre 10 anni: tutti beni sul cui recupero stiamo lavorando per poterli restituire alla cittadinanza, alle associazioni culturali e agli studenti e rendere più vivo e vitale il cuore della città”.

    La risposta di Allegrini:

    “Il consigliere Buzzi interviene e mi chiama in causa su un tema che mi sta molto a cuore: il centro storico e la sua rivitalizzazione. Purtroppo, e mi dispiace dirlo, il consigliere Buzzi parla conoscendo evidentemente quello che qualcuno gli racconta, e non tutti i fatti. La responsabilità dello spostamento degli Uffici fuori del centro storico non attiene certamente a me, né alla precedente amministrazione di cui ho fatto parte. Mi pare fu il sindaco Gabbianelli a decentrare gli Uffici, dapprima con un affitto dell’immobile in cui attualmente sono ubicati. Immobile che poi fu acquistato. Per sua memoria, la mia partecipazione alle amministrazioni comunali si limita ai tre anni della Giunta Arena, di cui uno e mezzo di Covid. In passato mi sono occupata di altro. Detto questo, proprio durante la giunta Arena ho fatto preparare con progettazione interna (architetto Proietti) la destinazione dell’ ex Corte d’Assise a sala consiliare e Uffici del sindaco, abbinandola al progetto di trasformazione in Uffici dell’ex Convento di piazza Fontana Grande, iniziato dall’amministrazione Michelini e in attesa di fondi per il completamento. In sostanza, se oggi l’amministrazione Frontini sposterà “qualche” ufficio, vista la capienza, a piazza della Rocca lo deve a precedenti amministrazioni che hanno progettato e richiesto finanziamenti. Non ultimo il PNRR. L’ amministrazione Frontini, piuttosto, receda dall’insano proposito di adibire la ex Corte d’Assise a mercato coperto perché, come ho avuto modo più volte di commentare, sarebbe la mortificazione di in luogo pieno di storia e di cultura, oltre a non avere alcuna possibilità di funzionare, mancando parcheggi a supporto. Per quanto riguarda la Banca d’Italia certamente non è di proprietà del Comune che, però, si dovrebbe proprio adoperare per l’acquisto, che consentirebbe di far ritornare tutti gli uffici comunali nel centro storico. Il Comune potrebbe farlo con un mutuo o una permuta e sarebbe quindi opportuno che lanciasse un’ OPA e  che non si lasciasse sfuggire questa occasione. Più di 200 persone di nuovo in centro negli Uffici sarebbero una potente iniezione per le attività e il commercio del centro. Il Comune dovrebbe dare il buon esempio a tutti ma credo che non lo si voglia fare. Ormai è chiaro. Infine, consigliere Buzzi, tenga presente che tutto quello di cui si vanta in fase di realizzazione, lo deve ai progetti della Giunta Arena e ai finanziamenti del governo Meloni e della Giunta Rocca. Piuttosto preoccupatevi di fare presto e bene, perché, invece, mi pare che abbiate la velocità del bradipo e una illimitata arroganza”.