
Stavolta, pur per quella che per il club più titolato d’Europa sarebbe un semplice bocconcino in vista del solito gran finale di stagione dalle massime ambizioni coi sogni spesso e volentieri tramutati in realtà, ha francamente un sapore tutto diverso. Coppa Italia a Recco. La nuova Pro Recco Waterpolo centra il primo successo della nuova era. Fantascienza, un anno fa, quando la decisione dell’ex patron Volpi sorprese e terrificò i sostenitori dell’istituzione ligure. Poi la ricostruzione, quest’estate, e gli investimenti del magnate brasiliano Behring, da qualche settimana coadiuvato da Hammarskjold ricca famiglia a stelle e strisce. Tutto è rinato ma nulla è cambiato: sempre lassù, a competere per i massimi livelli. E fiocca la 18° Coppa Italia della sua storia. Si spengono i sogni in finale del Savona che nonostante l’impresa su Brescia s’è dovuta arrendere quando in finale, animali d’esperienza hanno fatto gestito, amministrato e comandato la contesa freddandola sin dal primo quarto. Doppiette di Cannella, capitan Di Fulvio e Younger, ma a far la differenza non sono soltanto le letture, ma soprattutto l’impeccabile e rocciosa fase difensiva, elevata a dir la verità e soprattutto valorizzata dalle solite straordinarie parate dell’imperforabile civitavecchiese Del Lungo, ancora saracinesca del Settebello stesso. Alla fine il tabellone d’una Scandone di Napoli tutta esaurita recita 11-5: 18° volte Pro Recco, adesso missione Scudetto.