
(Adnkronos) – I ribelli houthi dello Yemen hanno rivendicato alle prime ore di oggi la responsabilità del secondo attacco a una portaerei americana in 24 ore, definendolo una rappresaglia per gli attacchi statunitensi. Un portavoce del gruppo ha dichiarato che “per la seconda volta in 24 ore” i combattenti houthi hanno lanciato missili e droni contro la USS Harry S. Truman e diverse sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale.
E oggi nuovi raid aerei americani hanno colpito la città portuale di Hodeidah sul Mar Rosso e il governatorato di Al Jawf a nord della capitale dello Yemen Sana’a. Lo riferisce l’emittente televisiva degli Houthi Al Masirah. Gli attacchi odierni seguono quelli lanciati sabato dai militari americani in risposta alla minaccia degli Houthi di colpire le navi dirette in Israele dopo lo stop agli aiuti umanitari alla popolazione della Striscia di Gaza.
Nella serata di ieri il ministero della Sanità che fa capo ai ribelli aveva aggiornato a 53 morti il bilancio degli attacchi statunitensi in Yemen. Tra loro, aveva specificato, cinque bambini e due donne. I feriti sono 98, aveva scritto il portavoce del ministero, Anis Al-Asbahi su X.