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    20 Marzo 2025
    Rai, da Terzulli a Pacchetti confermate tutte le nomine proposte in Cda

    (Adnkronos) – Nella seduta di stamane il Cda Rai ha confermato tutte le proposte di nomina arrivate sul tavolo del consiglio di amministrazione. Con i quattro voti a favore della maggioranza (oltre all’ad Giampaolo Rossi hanno votato favorevolmente il presidente facente funzioni Antonio Marano, Federica Frangi e Simona Agnes, no di Roberto Natale, Davide Di Pietro e Alessandro Di Majo), per quanto riguarda le testate – per le quali il parere del Cda era vincolante – Pierluca Terzulli è stato confermato al Tg3, Roberto Pacchetti alla Tgr, mentre Paolo Petrecca passa a Rai Sport lasciando Rainews, che verrà guidata da Federico Zurzolo. Stefano Coletta assumerà la direzione del Coordinamento Generi, lasciando la Distribuzione dove arriverà Maurizio Imbriale. Marcello Ciannamea dirigerà i Contenuti Digitali e Transmediali, lasciando l’Intrattenimento di Prime time dove arriva Williams Di Liberatore.

    Sugli altri fronti presi in esame, Fabrizio Zappi prende il timone di Rai Cultura ed Educational al posto di Silvia Calandrelli. Zappi lascia dunque Rai Documentari dove arriverà Luigi Del Plavignano. Roberto Genovesi lascia Rai Libri per prendere il posto, alla direzione Rai Kids, di Luca Milano prossimo alla pensione. Maria Rita Grieco dirigerà l’Offerta Estero Rai al posto del pensionando Fabrizio Ferragni.

    “Buon lavoro ai direttori nominati dal Cda – scrive in una nota il sindacato Unirai, liberi giornalisti Rai – Ora bisogna affrontare le questioni urgenti del personale giornalistico per mettere la Rai nelle condizioni di offrire un servizio sempre più di qualità nella piena attuazione del principio del pluralismo”. “Bene le aperture sul tema degli organici e sulla stabilizzazione dei precari. Dare le giuste garanzie ai colleghi che operano nei programmi per noi è stata sempre una priorità – prosegue Unirai – Anche nell’ottica di un necessario ricambio generazionale va inoltre affrontata la possibilità di una nuova selezione pubblica”. “Allo stesso tempo, dopo l’importante rinnovo del contratto per 9.600 lavoratori tra quadri, impiegati e operai, deve partire un confronto sul contratto dei giornalisti, scaduto ormai da troppi anni”, conclude il sindacato.

    Dura la reazione gli esponenti M5S in commissione di vigilanza Rai: “Il CdA della Rai ha tirato dritto come uno schiacciasassi, procedendo con le nomine dei nuovi direttori e delle figure apicali senza alcun rispetto per la parità di genere, per la voce del Parlamento, per la trasparenza e, soprattutto, per il merito. Un’operazione che certifica ancora una volta come il servizio pubblico sia totalmente asservito alla politica, con spartizioni e poltrone decise nelle stanze dei partiti invece che nell’interesse dei cittadini”.

    “Non è un caso che il voto sia stato tutt’altro che compatto -proseguono i componenti della Vigilanza – 4 consiglieri a favore, 3 contrari. Una spaccatura netta, la prova provata che le scelte non sono frutto di un percorso condiviso, ma di un’imposizione politica che calpesta ogni principio di indipendenza. E mentre la maggioranza blinda il controllo sulla Rai, la Commissione di Vigilanza resta bloccata dai loro ricatti e la riforma della governance, che potrebbe finalmente liberare il servizio pubblico dalle mani dei partiti, giace dimenticata in Commissione. Questo è il vero volto del potere: occupare ogni spazio, ignorare ogni regola e impedire qualsiasi cambiamento che possa restituire la Rai ai cittadini”.