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22 Marzo 2025
Dalla Patagonia di Varela alla Cina di Shi Naseer, le novità in libreria

(Adnkronos) – Tutte le famiglie attirano guai, ogni famiglia li attira a modo suo. Amy Wheeler e suo suocero Steve non fanno eccezione. Lei per i guai è una vera e propria calamita, e di certo non l’aiuta il lavoro alla Maximum Impact Solutions, agenzia specializzata nella protezione di persone famose. A raccontarli è ‘Risolviamo omicidi’ di Richard Osman, in libreria con Feltrinelli. Stavolta Amy si trova su un’isola privata al largo della Carolina del Sud per garantire l’incolumità dell’irriverente e ricchissima scrittrice Rosie D’Antonio, minacciata da un magnate russo a cui non è piaciuto riconoscersi in un personaggio del suo ultimo romanzo. Non sembrano esserci grane in vista fino a quando, a bordo di uno yacht vicino all’isola, viene ritrovato il cadavere di un noto influencer. È stato assassinato, e Amy non resiste alla tentazione di ficcare il naso: scopre subito che la vittima era sotto la tutela della Maximum Impact e che ci sono state altre morti sospette tra i clienti dell’agenzia.

Mentre lei si interroga sulle inquietanti “coincidenze”, qualcuno tenta di incastrarla e qualcun altro di ucciderla. A questo punto Rosie convince la bodyguard a riparare sulla terraferma. Dovendo al tempo stesso indagare e guardarsi le spalle, Amy decide di chiedere aiuto all’unica persona di cui adesso può fidarsi: il suocero Steve, ex poliziotto ritiratosi in un paesino tra i boschi della New Forest in compagnia del suo gatto. Seppur controvoglia, Steve salirà sul jet privato di Rosie e raggiungerà le due donne per affiancarle in una caccia al colpevole – e una fuga da chi attenta alle loro vite – che li trascinerà in un adrenalinico vortice pieno di colpi di scena. Dopo il successo del Club dei delitti del giovedì, sempre armato del suo inconfondibile humour e della sua ingegnosità narrativa, Richard Osman torna, per Feltrinelli, con un’avvincente storia di intrighi capace di intrattenere e far sorridere, come nelle migliori commedie degli equivoci. I Wheeler attirano come calamite i casi di omicidio. E per non fare la fine delle vittime hanno una sola possibilità: risolverli.

Richard Osman è uno degli autori più letti al mondo. Dopo aver ideato e condotto per quindici anni popolari quiz trasmessi dalla Bbc, è passato alla scrittura di romanzi, confermando un’inesauribile creatività. I suoi gialli del Club dei delitti del giovedì, con protagonisti quattro anziani che indagano su casi irrisolti, hanno scalato le classifiche diventando best seller internazionali da milioni di copie. Risolviamo omicidi (Feltrinelli, 2025) è il primo titolo della sua nuova imperdibile serie.

E’ in libreria con Einaudi ‘I mariti’ il libro d’esordio della scrittrice, game designer e organizzatrice di eventi di Adelaide, attualmente residente a Londra, Holly Gramazio. Una sera Lauren torna a casa dall’addio al nubilato di un’amica e trova uno sconosciuto che sta scendendo dalla sua soffitta, solo che quello sconosciuto sostiene di essere suo marito e, incredibilmente, lo è davvero. E quando quel marito risale in soffitta, ecco scendere un altro sconosciuto, e quello sconosciuto è il suo nuovo marito.

E così Lauren scopre di avere una ‘soffitta magica’, una soffitta che fa e disfa mariti, e coi mariti fa e disfa la sua vita, a ripetizione. Impossibile resistere alla tentazione di sfruttare la soffitta magica per trovare un marito e una vita ideale, ma se cambiare marito e vita è facile quanto cambiare una lampadina, come decidere quando fermarsi? Questa arguta e sorprendente satira della generazione Tinder – a cui Gramazio, affermata autrice di videogame, qui al suo primo romanzo, appartiene a pieno titolo – si presenta come uno sfrenato divertissement ma è di fatto una reincarnazione contemporanea del romanzo filosofico, capace di affrontare in tono lieve argomenti ponderosi: cosa significa saper amare? qual è la “persona giusta”? ed esiste, poi, la persona giusta? È quello che Lauren non può non chiedersi man mano che i mariti si succedono l’uno all’altro a un ritmo piú o meno vorticoso, a volte scartati nel giro di pochi secondi (“Ha le scarpe con le dita… no”), a volte tenuti per mesi, a volte rimpiazzati con gran disinvoltura, a volte difficili da mandar via. E poi ci sono buoni mariti che producono sull’esistenza della protagonista contraccolpi complicati da gestire (cambiamenti nella sfera professionale, inattese riconfigurazioni familiari, sgradite abitudini sessuali), mariti non troppo buoni ma che le garantiscono una vita d’agi, mariti dolci e comprensivi ma che proprio non la attraggono, mariti che la attraggono ma hanno strane manie, mariti sgarbati ma divertenti, mariti impeccabili ma noiosi…

Insomma, come scegliere quando tutte le scelte sembrano possibili e nessuna sembra ineccepibile? Una domanda che rende la fiabesca vicenda di Lauren e della sua soffitta un molto realistico ritratto di tutti noi consumatori compulsivi perennemente insoddisfatti.

‘Come funziona il cervello di un adolescente’. Questo il titolo del saggio del neuropsicologo e psicoterapeuta Alvaro Bilbao che sarà in libreria dal 25 marzo con Salani editore. “Nelle pagine che seguono – scrive l’autore che ha anche firmato ‘Il cervello del bambino spiegato ai genitori’ – troverete metafore, racconti e riflessioni che vi aiuteranno a trovare le parole giuste per parlare con i ragazzi dei temi per loro importanti in questa fase della vita. Potreste anche trovare delle idee in grado di aiutarvi a comprendere aspetti rilevanti che forse nessuno vi ha spiegato quando avevate la loro età”.

Come costruirsi una vita felice? Come orientarsi nella scelta degli studi? Come gestire il primo amore o il primo rifiuto? Perché è importante ascoltare il corpo e saper leggere le emozioni? Álvaro Bilbao, lo psicologo di fama internazionale che ci ha già spiegato come funziona il cervello dei bambini, ci spiega ora come funziona quello degli adolescenti che tanto cambiano le nostre vite di genitori, con la sua solita chiarezza espositiva e con la ricchezza di esempi concreti messi a punto nella sua pluriennale esperienza sul campo. Una guida essenziale per genitori e insegnanti e per tutti coloro che vogliono comprendere come funziona il cervello degli adolescenti e destreggiarsi con consapevolezza e serenità in uno dei passaggi più importanti della crescita.

1945. La guerra è finita e l’hanno pagata tutti gli italiani: le perdite sul campo di battaglia, le lunghe prigionie, i bombardamenti, gli orrori della guerra civile, le stragi e le deportazioni naziste. Pure, alcuni italiani quel comune disastro l’hanno subìto in maniera diversa perché, oltre a tutto questo, hanno perso anche la terra natia. È stata la catastrofe dell’italianità adriatica. Il saggio di Raoul Pupo ‘Italianità adriatica. Le origini, il 1945, la catastrofe’, pubblicato da Laterza, ne ricostruisce la storia.

Primavera 1945. Finisce la seconda guerra mondiale in Europa e l’Italia, che l’ha combattuta a fianco dei nazisti, ne esce sconfitta. Che significa per gli italiani che vivono alla frontiera adriatica? Per la maggior parte di loro, un sospiro di sollievo seguito immediatamente da un nuovo urlo di dolore. Quelle settimane segnano, infatti, un momento di svolta in un lungo dramma. Ma come si è arrivati a questo punto? Di chi sono le responsabilità? E prima ancora, che cos’è stata quell’italianità adriatica di cui si consuma la catastrofe? Il libro ne ripercorre i passaggi fondamentali dal processo di formazione – le cui radici si stendono molto all’indietro nei secoli – all’epoca della nazionalizzazione e della politicizzazione ottocentesche, fino alle convulse vicende novecentesche e alla loro eredità nella memoria, per approdare alla più recente costruzione di un’identità di frontiera protesa verso la cittadinanza comune europea.

E’ sugli scaffali con Vallardi ‘Empatia 2.0. Il Nuovo Codice del Successo’ di Chris Voss. E se l’empatia fosse il superpotere per vincere negli affari? Chris Voss, il celebre negoziatore, sfata il mito secondo cui per avere successo nel business bisogna essere spietati. In ‘Empatia 2.0’, condivide le storie di trasformazione e affermazione di tanti straordinari professionisti – da executive coach ad avvocati, da imprenditori a terapeuti.

Attraverso percorsi segnati da difficoltà e fallimenti, emerge una verità sorprendente: l’empatia non è debolezza, ma il superpotere che trasforma una semplice transazione in una relazione duratura e proficua. È lo strumento che permette di vedere opportunità dove altri vedono ostacoli, di creare soluzioni innovative dove altri si arrendono. Una guida che ci insegna come l’ascolto autentico e la comprensione dell’altro siano i veri catalizzatori del successo personale e professionale.

In ‘Patagonia Route 203. Il segno del vento’ di Eduardo Fernando Varela, pubblicato da Solferino, anche le indicazioni sembrano indovinelli, coordinate vaghe in un paesaggio sterminato dove il vento non dà tregua, come racconta l’autore. Qui, lungo strade polverose e steppe desolate, Parker guida il suo camion come in un oceano fluttuante. È un truck driver, trasporta frutta dalle vallate al porto, ma è anche un sassofonista solitario, un uomo in viaggio senza una meta precisa, in cerca di solitudine e anonimato, che si muove tra luoghi selvaggi e incontri bizzarri: un giornalista ossessionato dai resti di un sottomarino nazista, frati trinitari forse cannibali, gemelli boliviani a bordo di un treno fantasma.

Nel dedalo delle strade sudamericane, ogni incontro è un enigma, ogni villaggio un coacervo di miti e leggende, situazioni ostili e sconcertanti. Ma quando si innamora della cassiera di un luna park itinerante, il viaggio assume una nuova direzione. Un amore che nasce tra la polvere e subito si disperde. Come ritrovarla? Come seguirne le tracce, in una terra senza confini che sembra fatta apposta per far perdere ogni certezza?

Un romanzo che è viaggio e allucinazione, ballata malinconica e avventura, capace di restituire la potenza e il mistero del Sud del mondo, dove nulla è come sembra e nessun cammino porta davvero a destinazione.

“Mai, nella vita, perdere una giornata di sole”. E’ l’invito che Stefano Bordignon, frate dal 2003, affida al libro ‘Abbi cura di te. Riscopri la bellezza di vivere’ (Piemme). Abbi cura di te: un invito semplice e immediato a vivere in pienezza ogni giorno. Semplice, ma non scontato. A tutti noi, infatti, capita di perdere di vista le cose belle che stanno proprio sotto i nostri occhi: una passeggiata nella natura, una chiacchierata con un amico, la parola gentile di uno sconosciuto; presi dalla frenesia del quotidiano e dai continui impegni, non siamo più capaci di gustare ciò che la vita ci offre.

Eppure, è sempre più grande e comune il bisogno di fermarsi, di respirare, di ritrovare l’equilibrio. Lo sa bene fra Stefano, che da anni ha deciso di dedicare sé stesso all’accompagnamento spirituale di coloro che, online o in presenza, si rivolgono a lui per ritrovare la via verso la serenità, offrendo loro pensieri e riflessioni con cui confrontarsi e spronandoli a comprendere se c’è qualcosa da aggiungere, da togliere o da risanare nella propria interiorità. È proprio dall’incontro con le tante persone aiutate negli anni che nasce questo libro: dalla meditazione al perdono, dalla ricerca della verità alle relazioni, fra Stefano ci mostra come far fiorire il bene che è presente dentro di noi, entrando nel profondo dell’esperienza umana per portarvi luce.

Un volume dedicato a chiunque sia alla ricerca di una guida spirituale per attraversare tempi difficili, ma anche a chi vuole ritagliarsi un momento di pace per riprendere contatto con il proprio io più profondo, guidato da un autore che, con il suo sguardo puro, ha conquistato i cuori di migliaia di persone.

Un rosario nero tra le dita, fiori secchi, un lumino consumato. In una casupola dispersa nella selvatica campagna ligure viene trovato il corpo di un ragazzo: appartiene a Umberto, un adolescente ribelle e insicuro, uscito di casa dopo aver litigato con il padre senza avervi più fatto ritorno. Quello con cui il medico legale Ardelia Spinola e l’ex commissario Bartolomeo Rebaudengo hanno a che fare questa volta non è un abbandono di cadavere, e nemmeno un occultamento: appare più come una sepoltura, una degna sepoltura. Umberto, però, conduceva la solita vita degli adolescenti di provincia e non aveva nemici. Chi l’ha ucciso allora? E’ la trama di Degna sepoltura’ di Cristina Rava, appena arrivato in libreria con Rizzoli.

Per Bartolomeo e Ardelia inizia così un’indagine contro il tempo, difficile ma necessaria, perché la giovinezza non è immune al male, spesso lo subisce, talvolta lo compie, ma di certo nessuno dovrebbe morire assassinato a vent’anni. In questo nuovo, magnetico romanzo di Cristina Rava ci addentriamo tra le ombre più profonde dell’animo umano, nella rete di bugie, segreti e relazioni tossiche della provincia in cui echeggia sullo sfondo la voce, ora potente ora soave, dell’organo della cattedrale di Albenga. A ricordarci che la verità potrebbe essere più vicina – e più pericolosa – di quanto sembri.

I diciassette racconti inediti rinvenuti nel computer dello scrittore Roberto Bolaño dopo la sua morte, hanno fatto nascere e prosperare la sua leggenda ‘nera’. Oggi per la prima volta sono tradotti in italiano, insieme a tutti i suoi racconti pubblicati in vita. E’ uscito per Adelphi, il 18 marzo, ‘Tutti i racconti’ (traduzioni di Barbara Bertoni e Ilide Carmignani), un’occasione per penetrare nell’universo magmatico dello scrittore cileno di culto.

E’ arrivato sugli scaffali da qualche giorno con Giunti ‘Più forte della seta’ della scrittrice Shi Naseer. Cina rurale, 1994. Chen Di, dodici anni, ama e protegge il fratellino tanto atteso ma, quando assiste a una scena che non potrà dimenticare, tutte le certezze sul suo mondo e sulla sua comunità vengono meno. Unica luce, il maestro Jia, che la accoglie a scuola e insiste sulla necessità di farla studiare.

Shanghai 2002. Da bambina spaventata ed emarginata, Chen Di si è trasformata in una giovane determinata. Pratica l’aikido ed è pronta a iniziare una nuova vita affrontando le sfide della grande città, divisa fra le attenzioni indesiderate di un adolescente presuntuoso e il sostegno di un insegnante di arti marziali che crede nella pace. Il suo unico scopo è ora la vendetta, ma anche le convinzioni che paiono più radicate sono in discussione, perché la realtà non è mai “tutta bianca o tutta nera”. Dipanandosi lungo un decennio a cavallo degli anni Duemila, ‘Più forte della seta’ è il racconto commovente della formazione di una giovane donna nel drammatico contesto della politica cinese del figlio unico. Uno sguardo acuto, una voce nuova e sorprendente che ci interroga sulla ricerca della verità e dell’autoderminazione e sul ruolo che ciascuno di noi ha nella Storia.

Shi Naseer è nata in Cina nel 1990, durante la politica del figlio unico. Da adolescente si è trasferita in Australia per poi conseguire un master in matematica all’Università di Cambridge e un dottorato sulla fisica dei buchi neri all’Università di Harvard. Parla sette lingue e attualmente vive con il marito e il figlio piccolo tra il Connecticut e il Pakistan. Questo è il suo primo libro.