logo
    ultimora
    23 Marzo 2025
    Turchia, confermato arresto di Ekrem Imamoglu: “Non mi lascerò piegare”

    (Adnkronos) – Un tribunale di Istanbul ha confermato formalmente l’arresto del sindaco della città, Ekrem Imamoglu, nell’ambito di un’inchiesta per corruzione, quattro giorni dopo il suo fermo, che ha scatenato accese proteste. “Cancelleremo questa macchia nera sulla nostra democrazia”, ha scritto Imamoglu, che nel frattempo è stato anche sospeso da primo cittadino, su X in un messaggio trasmesso tramite i suoi avvocati. Per poi giurare: “Non mi piegherò”. “Non mi arrenderò mai, andrà tutto bene”, ha promesso ancora Imamoglu, invitando i suoi sostenitori a “non perdere la speranza” e a “non scoraggiarsi”. “Sconfiggeremo, mano nella mano, questo colpo di Stato, questa macchia nera sulla nostra democrazia”, ha scritto il principale concorrente politico del presidente Recep Tayyip Erdogan.

    A comunicare che Imamoglu è stato sospeso dalle sue funzioni di sindaco di Istanbul è stato il ministero degli Interni di Ankara dopo la convalida dell’arresto. “Ekrem Imamoglu, sindaco della municipalità metropolitana di Istanbul – si legge in una nota del ministero – è stato sospeso dall’incarico”.

    La conferma dell’arresto riguarda le accuse di corruzione, non quelle relative al terrorismo, ha dichiarato all’Afp uno dei legali del primo cittadino di Istanbul e un portavoce del comune. I legali del sindaco di Istanbul ricorreranno in appello contro questa decisione, ha fatto sapere uno dei due difensori. “Naturalmente faremo ricorso contro il mandato d’arresto”, ha affermato il legale.

    L’ufficio del governatore di Istanbul ha intanto esteso e inasprito ieri il divieto di assembramenti in città a causa delle proteste in corso contro la detenzione del sindaco. Il nuovo divieto sarà in vigore fino al 26 marzo e proibisce, tra le altre misure, comizi, dichiarazioni alla stampa, marce, sit-in e distribuzione di volantini.

    Le autorità hanno anche limitato l’ingresso a Istanbul di individui o gruppi sospettati di voler partecipare ad “azioni illegali”, ha annunciato l’ufficio del governatore sul suo sito web. Sfidando il divieto, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza a Istanbul, radunandosi davanti all’ufficio del sindaco e al tribunale, dove Imamoglu era stato portato per essere interrogato.

    Un appello ai sostenitori del marito a recarsi alle urne per le primarie del suo partito, Chp, arriva su X dalla moglie di Imamoglu. “Abbiamo espresso il nostro voto. Vorrei invitare la nostra nazione a recarsi alle urne: stiamo votando per la democrazia, la giustizia e il futuro per proteggere il sindaco Ekrem. Ringrazio sinceramente tutti i nostri cittadini che sono stati con noi per giorni. Non abbiamo paura e non ci arrendiamo mai. La nostra testa è alta, la nostra coscienza è pulita. Vedremo insieme giorni bellissimi”, ha scritto Dilek Kaya Imamoglu poco dopo aver votato assieme al figlio per le primarie volute per nominare Imamoglu candidato alle prossime presidenziali, previste per il 2028.

    “Non disperate! Continuate a combattere!”. Questo l’appello lanciato su X dal partito di Imamoglu. Sempre su X il Partito popolare Repubblicano invita a recarsi a votare per le primarie, “tra le 8 e le 17, per proteggere la volontà del popolo”. Il voto è aperto anche ai non iscritti, in 81 città, il suo obiettivo quello di nominare il sindaco agli arresti candidato per il partito alle presidenziali del 2028.