
CIVITAVECCHIA – Giorni di riflessioni a Civitavecchia. E profonde. Già perché Confcommercio Litorale Nord Civitavecchia ha reso pubbliche statistiche e dati piuttosto critici sul settore terziario della città tirrenica relativi all’anno 2024. Nel commercio e nel turismo infatti le analisi riportano e narrano chiusure, cali e grosse difficoltà nell’annata precedente. Nel complesso un 4% in meno di imprese in attività rispetto al 2023. Ma sono altri i dati statistici che più nello specifico destano preoccupazione e narrano complessità del contesto: nel commercio infatti si registra un preoccupante 7.5% in meno rispetto all’annata precedente, un aspetto concettualmente piuttosto preoccupante perché il commercio stesso rappresenta storicamente un terzo del tessuto economico civitavecchiese degli ultimi decenni. Il tasso di sviluppo negativo del commercio, nel complesso, risulta -3.9%. Lo stesso turismo, i cui dati manifestano e specchiano quanto sia determinante l’estate per una città così balneare, descrivono un saldo negativo di 10 imprese nell’ultimo trimestre, quello chiaramente autunnale: 16 nuove attività, 26 cessazioni. Da Confcommercio annunciano già una serie di azione per limitare le difficoltà e se possibile, l’ambizione sarebbe quella di invertire il trend. Un confronto con le istituzioni, dapprima. Si studia fattibilità di sgravi fiscali sulle imprese. Si va dalla tassa sui rifiuti a quelle delle insegne. Sempre da confcommercio annunciano il desiderio di voler studiare da vicino il restyling di Corso Marconi, il progetto di riqualificazione del mercato, zone a traffico limitato e rimodulazione di parcheggi.