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Cronaca
25 Marzo 2025
A Pompei una “vigna archeologica” per produrre Piedirosso e Falanghina

POMPEI – Un vigneto nel cuore storico di Pompei.

Il progetto, presentato nei giorni scorsi, prevede la nascita di un’azienda vitivinicola all’interno dell’area archeologica della Regio V.

L’azienda avrà un ciclo produttivo completo con oltre sei ettari di vigneti, strutture e materiali per la vinificazione e l’affinamento del vino. Il tutto a conduzione biologica e con una serie di progetti collaterali come il recupero degli uliveti, l’attività di agricoltura sociale e la costruzione di una fattoria culturale e sociale.

Sempre l’azienda, come spiegato durante la presentazione, non è frutto di una concessione tradizionale o di un appalto ma di una forma speciale di partenariato pubblico-privato. Il Parco archeologico di Pompei collabora direttamente con un soggetto vitivinicolo privato (il gruppo Tenute Capaldo) unendo competenze agronomiche, storiche, archeobotaniche e gestionali.

“Il Parco archeologico – ha spiegato il direttore Gabriel Zuchtriegel – fin dagli anni Novanta ha analizzato i vigneti dell’antica Pompei per indagarne le caratteristiche storiche e scientifiche. Oggi investiamo in una forma più ampia di valorizzazione, che integra la produzione agricola con la tutela del paesaggio e dell’ambiente, coinvolgendo anche realtà del Terzo Settore. L’azienda vitivinicola è parte di questa visione”.

Inizialmente l’azienda produrrà il Piedirosso e una varietà di Falanghina. Due dei vitigni simbolo della regione Campania.