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    Cronaca
    26 Marzo 2025
    A Viterbo è sempre Capodanno, la comunicazione dell’amministrazione ferma al palo
    Commercianti e residenti riflettono su tante opportunità perse, e altre da cogliere, dal punto di vista "informativo"

    di Diego Galli

    VITERBO – Non passano di certo inosservati i cartelli informativi dislocati nel centro storico, come su Piazza del Comune e Piazza della Repubblica, appartenenti e gestiti dell’amministrazione. Cartelli che dovrebbero dare informazioni utili, appunto, ma che invece riportano da mesi, molti mesi, le stesse “novità”.

    “Potrebbero aggiornarli, metterci una cartina di Viterbo, o magari toglierli e risparmiare spazio”, consiglia non uno, ma molti commercianti del centro, che giornalmente vedono quei pochi turisti fermarsi davanti ai cartelloni triangolari e chiedersi se la Città dei papi  – aspirante Capitale Europea della Cultura – sia morta. Di certo lo è la comunicazione istituzionale, ferma al palo da tempo immemore, se non per i ridondanti e autoincensatori video social della sindaca Chiara Frontini.

    “L’immagine che restituiscono questi cartelloni è esattamente quella di questa amministrazione: impantanata e impegnata a occuparsi di tutto tranne che del centro storico”, afferma un altro commerciante. Con le chiusure dei negozi che si susseguono – presto un altro brand di abbigliamento lascerà Corso Italia – e le affermazioni di certi consiglieri, la paura di chi vive giornalmente il cuore di Viterbo è come sempre quello del totale abbandono.

    La crisi economica, indubbiamente di portata nazionale (se non internazionale) non è di certo figlia di questa amministrazione. Eppure, la giunta Frontini sembra non rendersi conto di quel che sta accadendo, con molti commercianti che ormai hanno totalmente perso fiducia nelle “ricette miracolose” della sindaca e dei suoi. La comunicazione, in primis, dovrebbe essere il canale di prima promozione della città, anche attraverso questi presidi fisici presenti nel centro storico, ma anche attraverso i canali più istituzionali.

    “Per un vero rilancio della fiera – argomenta un commerciante – ci aspettavamo un po’ di pubblicità anche nei paesi limitrofi, magari al confine con la vicina Toscana e a Roma. Abbiamo visto spendere tanti soldi alla prima cittadina con i cartelli per annunciare i suoi obiettivi raggiunti, come anche quelli degli auguri di Francigena per le feste. Non si potrebbe fare qualcosa anche per promuovere la città?”.

    Affermazioni sacrosante, che giungono proprio nel giorno della Fiera dell’Annunziata (ieri, ndr). Ora, però, con l’arrivo di un importante e lungo ponte sotto al periodo di Pasqua e del 1 maggio, l’amministrazione dovrebbe spingere più forte possibile, così da intercettare un maggior numero di potenziali turisti che potrebbero dare un sospiro di sollievo al cuore di Viterbo.