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Cronaca
27 Marzo 2025
Civitavecchia – Auto di un poliziotto data alle fiamme: due perquisizioni e telefoni sequestrati, svolta nelle indagini

Secondo la Procura gli autori materiali dell’intimidazione sarebbero due soci della NC società che gestisce lo stadio del nuoto. Si sarebbero vendicati degli esposti fatti dal poliziotto, Alberto Braccini, presidente della Nautilus

CIVITAVECCHIA – Potrebbe essere arrivata a una svolta l’inchiesta sull’incendio che nella notte del 7 novembre 2024 distrusse una Fiat 500 L di proprietà di Alberto Braccini, sovrintendente della Polizia di Stato in servizio al commissariato di viale della Vittoria e figura molto conosciuta anche nel panorama sportivo locale per il suo ruolo di presidente della società Nautilus.

L’auto era parcheggiata in via Friuli, nel quartiere Campo dell’Oro, quando intorno alle 4 del mattino un boato squarciò il silenzio. Le fiamme si propagarono velocemente, coinvolgendo anche un secondo veicolo posteggiato nelle vicinanze e rischiando di estendersi a una palazzina adiacente con un evidente pericolo per l’incolumità addirittura di intere famiglie che in quel momento vi dormivano. Solo il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco della caserma Bonifazi evitò danni ben più gravi.

Alberto Braccini presidente della Nautilus di Civitavecchia

 

Già nelle ore successive, gli investigatori avevano avviato accertamenti serrati, supportati dall’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Elementi preziosi che hanno contribuito alla nuova fase dell’inchiesta.

Nei giorni scorsi, infatti, la Polizia ha eseguito delle perquisizioni domiciliari e sequestrato i telefoni cellulari a due persone, ritenute sospettate di aver partecipato all’attentato incendiario. Si tratta di S.P. e D.G., entrambi legati alla società sportiva NC Civitavecchia, antagonista diretta della Nautilus di Braccini.

 

Secondo l’ipotesi investigativa, l’incendio sarebbe stato un atto ritorsivo nei confronti del poliziotto, che nei mesi precedenti aveva presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia denunciando gravi carenze in materia di sicurezza presso lo Stadio del Nuoto, struttura gestita proprio dalla NC Civitavecchia. L’esposto aveva portato alla temporanea chiusura dell’impianto da parte dell’Autorità giudiziaria, scatenando forti tensioni tra le due realtà sportive.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Civitavecchia, proseguono nel massimo riserbo, ma l’ipotesi di un gesto doloso a sfondo vendicativo appare sempre più concreta. Gli investigatori stanno ora analizzando i dispositivi sequestrati, in cerca di ulteriori riscontri che possano rafforzare il quadro accusatorio nei confronti dei due sospettati.

 

Resta altissima l’attenzione su un episodio che ha scosso profondamente la comunità locale, non solo per la gravità dell’atto in sé, ma anche per il possibile intreccio tra dinamiche criminali e rivalità nell’ambito sportivo cittadino.