
(Adnkronos) – L’esercito israeliano ha comunicato di aver colpito un deposito di droni di Hezbollah nell’attacco di questa mattina nella periferia meridionale della capitale libanese Beirut. La struttura, utilizzata per immagazzinare i droni, apparteneva alle forze aeree di Partito di Dio, note come Unità 127, afferma l’esercito. L’unità è responsabile degli attacchi con droni carichi di esplosivo contro Israele e del volo di droni di sorveglianza per raccogliere informazioni.
“Hezbollah ha piazzato la sua infrastruttura terroristica nel cuore della popolazione civile. Questo è un altro esempio dell’uso cinico dei cittadini libanesi come scudi umani da parte dell’organizzazione terroristica Hezbollah”, ha dichiarato l’Idf, sottolineando di aver diramato, prima dell’attacco, un avviso di evacuazione per l’edificio e sparato diversi colpi di avvertimento nella zona prima di sganciare munizioni più grandi. Per l’esercito, l’attacco è una risposta al lancio di razzi di questa mattina dal Libano verso il nord di Israele, ritenuto una “palese violazione” dell’accordo di cessate il fuoco.
Nella mattinata di oggi, i militari israeliani hanno chiesto ai civili di lasciare un edificio nella periferia sud della capitale libanese Beirut e l’area circostante. E’ la prima volta dal 27 novembre, riportano i media israeliani, che dalle forze israeliane arrivano simili indicazioni per gli abitanti di Beirut, nei mesi scorsi già obiettivo di raid aerei contro obiettivi di Hezbollah fino alla tregua entrata in vigore quattro mesi fa.
Su X il portavoce delle Idf Avichay Adraee ha pubblicato una mappa con le indicazioni e l’invito a “chiunque sia all’interno dell’edificio contrassegnato in rosso e degli edifici adiacenti” a lasciare la zona perché si trovano “nei pressi di strutture appartenenti a Hezbollah”. L’invito ai civili è ad allontanarsi di almeno 300 metri per la loro sicurezza.
In precedenza una fonte di Hezbollah aveva negato in dichiarazioni ad al-Mayadeen il coinvolgimento di combattenti del movimento nell’attacco di questa mattina. “Rientra – ha sostenuto – in un tentativo sospetto di creare pretesti per il proseguimento dell’aggressione in Libano”.
I media libanesi hanno riferito di attacchi israeliani nella zona di Nabatieh, nel Libano meridionale, in risposta al lancio di due razzi verso il nord di Israele. Secondo l’agenzia di stampa Al-Manar vicina a Hezbollah, tra le aree prese di mira figurano la periferia di Qaaqaait al-Jisr e la città di Khiam. I militari israeliani hanno spiegato che uno dei razzi lanciati dal Libano è stato intercettato e l’altro è caduto all’interno del territorio libanese.
Un raid attribuito a Israele avrebbe quindi colpito la zona di Hadath, nella periferia sud di Beirut, riferisce la tv satellitare al-Jazeera dopo che in precedenza media libanesi avevano dato notizia di sorvoli di droni e caccia.
Il giornale libanese L’Orient Le Jour riferisce del raid che ha preso di mira un palazzo a Hadath dopo “avvertimenti” di droni e racconta del boato avvertito in varie zone di Beirut. Abitanti della zona sud della capitale libanese hanno riferito di scene di caos e terrore nell’area.
“Un’escalation pericolosa”. Parla così il premier del Libano, Nawaf Salam, dopo il raid israeliano. Salam, riporta il giornale libanese L’Orient Le Jour, condanna gli attacchi contro “civili e zone abitate in cui si trovano scuole e università” e sottolinea la “necessità di porre fine alle violazioni costanti da parte di Israele degli accordi per la cessazione delle ostilità e la necessità di un ritiro totale, il prima possibile, dalle postazioni ancora occupate da Israele” nel sud del Libano.
Hezbollah ha intanto annullato un evento in programma nella periferia sud di Beirut colpita dal raid, riferisce il giornale libanese L’Orient Le Jour, precisando che è stata annullata una cerimonia prevista per la ‘Giornata di al-Quds’, l’ultimo venerdì di Ramadan.