
ROMA – I Falchi: così sono conosciuti gli investigatori della Polizia di Stato delle Squadre Mobili che giorno e notte, 7 giorni su 7, con moto ed auto anonime, perlustrano le città per il contrasto al “crimine diffuso”. Nella Capitale i Falchi sono 50 poliziotti incardinati all’interno del 6° Nucleo della Squadra Mobile. Il loro lavoro, per lo più silenzioso, è incentrato principalmente sul contrasto di furti, rapine e reati legati allo spaccio di stupefacenti.
Il bilancio delle ultime tre settimane conta 30 arresti, 19 dei quali per reati legati agli stupefacenti, frutto di un presidio del territorio ad ampio raggio dalle note piazze di spaccio del Quarticciolo, Tor Bella Monaca, San Basilio, Primavalle, Tiburtino Terzo e Ponte di Nona, all’intera provincia.
IL VIDEO:
https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/a5b865c0-0b9c-11f0-81a7-736d736f6674
Complessivamente sono così stati stanati dal mercato cannabinoidi, cocaina, droga sintetica ed oltre 14 mila euro in contanti: ancora una volta le periferie nel focus della Polizia di Stato nella città di Roma. 10, invece, sono le persone finite in manette per furto, a una delle quali è stata contestata anche la detenzione abusiva di armi.
Una delle specializzazioni della 6° Sezione, poi, è quella di portare a termine quelle che vengono definite “indagini lampo”, operazioni di Polizia Giudiziaria improntate su tre pilastri: tempestività, professionalità e discrezione. Gli ultimi risultati degli investigatori su due ruote risalgono a questa settimana.
La prima attività, conclusasi in poche ore, è nata dalla segnalazione di un rider a domicilio a cui era stata rubata la preziosa bici elettrica da lui usata per le consegne. Dopo aver riconosciuto il suo mezzo in vendita su un sito online, fingendosi interessato, la vittima ha fissato un incontro con il presunto venditore. Qui sono entrati in azione i Falchi, che hanno incastrato i due cittadini egiziani che presentatisi all’appuntamento.
È stato trovato con il bottino di più colpi, invece, un giovane filippino arrestato nel quartiere nomentano. Seguito dagli investigatori appena uscito di casa, il ragazzo ha tentato invano di depistarli, per poi essere fermato in via Bencivenga dalle moto dei falchi. Oltre al “kit del mestiere” che portava con sé, nella sua abitazione gli uomini della squadra mobile hanno poi ritrovato e sequestrato, tra argenteria ed altri beni di valore, il provento di un furto consumato lo scorso novembre in un appartamento. Al giovane è stata contestata anche la detenzione abusiva di due carabine trovate tra le sue mura domestiche. Una volta assicurato alla giustizia, la refurtiva è stata restituita ai proprietari.
Tutti gli arresti sono stati convalidati dalla Magistratura.
Per completezza si precisa che le evidenze investigative sopra descritte attengono alla fase delle indagini preliminari e che, pertanto, gli indagati devono ritenersi innocenti fino ad accertamento definitivo con sentenza irrevocabile di condanna