
Sarà un vero e proprio spartiacque. Per i propri rispettivi obiettivi. Uno scontro che tanto narrerà proprio perché avvierà l’ultimo filone di stagione, quel decisivo curvone che stabilirà i piazzamenti finali. Si torna dalla sosta per le nazionali di fine marzo e subito argomenti scottanti sul piatto, come Napoli-Milan al Maradona, fiore all’occhiello su cui confluirà la domenica d’A. Il Napoli insegue l’Inter, nonostante assenze capolista col vento in poppa reduce da Bergamo col bottino pieno ed ormai abituatissima a vincere, campione d’Italia in carica. Nerazzurri a San Siro alle 18, senza Dumfries ma soprattutto Lautaro: va comunque prestata massima attenzione all’insidiosa e solida versione Udinese 24/25. Se l’Inter dovesse rispettare i pronostici, al Napoli non resterebbe alternativa: deve battere il Milan. Altrimenti sarebbe primo grosso tentativo di fuga, accenno vero, a sole otto gare dal termine. E da esperta e campionessa in carica, sarebbe complicatissimo andarla a riacciuffare. Conte alla vigilia fa l’Antonio Conte: difende il suo operato come “miracolo esser arrivati fin qui” e “sarebbe da matti non creder a poter lottar fino in fondo”. Il forte dubbio è Anguissa: risentimento, due soli allenamenti, va gestito. Frecciata al Milan, che la scorsa estate scelse altro: “costruiti per vincer lo Scudetto”. Ma sono noni i rossoneri, lo sa benissimo. Ritrova Neres, ma non si fida: Conceicao, un’illusione durata poche settimane prima dei disastri a cavallo tra Champions e campionato, sa benissimo che con ogni probabilità a giugno lascerà, ma non ha tempo per pensar al futuro e prepara la trasferta azzurra, stavolta abbottonandosi un pochino di più, rinunciando a Felix e rilanciando Fofana, seppur non abbia ancora schiarito gerarchie difensive sui centrali (Gabbia e Thiaw ancora, come ai tempi di Fonseca, sorprendentemente davanti a Tomori e Pavlovic, scetticismo). Il Napoli è più solido, il Milan sogna vecchi fasti e colpo esterno come anni fa per rilanciare la propria candidatura Champions. La domenica d’A s’aprirà con una gara fondamentale per il Cagliari di Nicola: arriva Monza fanalino, vietato sbagliare. Alle 15 altra gara decisamente intrigante: Fiorentina-Atalanta al Franchi, divertimento garantito. Solo quattro le gare domenicali: Verona-Parma e Lazio-Torino lunedì sera.