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    Politica
    1 Aprile 2025
    Viterbo – Asfaltature frazioni, Micci (Lega): “Attese da tanto tempo che la sindaca ha dovuto specificare non fosse scherzo”

    VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo da Andrea Micci (Lega Viterbo) – “Non è un pesce d’aprile, stiamo asfaltando negli ex comuni”: è così tanto tempo che le frazioni versano in uno stato di totale abbandono, che la sindaca Chiara Frontini, quando oggi si è presentata con i mezzi per le asfaltature, ha dovuto sottolineare in uno dei suoi video pillola che non era uno scherzo. Evidentemente anche lei si rende conto che gli interventi del Comune in questi territori rischiano di sembrare ai cittadini un miraggio. E invece, no, oggi è tutto vero, dopo tre anni di abbandono, ci si ricorda delle frazioni. E a mio avviso, anche dopo il video della sindaca che lo assicura, in molti hanno continuato a pensare a uno scherzo, tante sono state le promesse della campagna elettorale che sono state disattese.  E sarà anche una coincidenza che tutto ciò stia avvenendo a soli 24 mesi dalla riapertura dei seggi elettorali, visto che proprio lei è sempre stata una convinta accusatrice di chi, a suo dire, aspettava le elezioni per asfaltare. Una cosa è certa: i viterbesi hanno atteso molto tempo pima di vedere rifare le strade, nonostante per il capoluogo fossero già pronti i progetti e la pratica per la richiesta di mutuo di 5 milioni di euro all’arrivo di Frontini, la quale, anziché dare immediato corso alle opere risolvendo i disagi, ha preferito impegnarsi nell’ennesimo duello mediatico per affermare, nel comune pensiero cittadino, che prima di lei non era stato fatto nulla, conquistando così l’oramai nota  “medaglietta” concettuale del “Questo l’ho fatto io” che non appassiona più nessuno.  Mi auguro, invece, che per vedere qualche altro intervento dei tanti di cui necessitano le frazioni, non si debba aspettare il prossimo primo aprile, perché il tempo di scherzare con i disagi dei cittadini deve finire. Non basterà, cara sindaca, qualche asfaltatura a far dimenticare ai residenti delle frazioni l’abbandono di questi anni, né a cancellare il degrado, le difficoltà e le mancanze oramai incancreniti in questi territori, per l’indifferenza di chi, raccolto il necessario consenso elettorale, è sparito dalla circolazione.