Stavolta, ed è proprio il caso di dirlo, la gioventù ha sortito effetti benevoli, positivi, auspicati. Stavolta per Flavio Cobolli non ha significato inesperienza. Stavolta ha bensì significato più energia, condizione, smalto. Si sblocca il giovane capitolino. Lo fa vincendo gli ottavi di finale del piccolo ATP 250 di Bucarest, kermesse mirata per ritrovar forma e soprattutto tornare a vincere. Già perché dopo essersi affacciato nel momento dei grandi eccome nel 2024, l’inizio del 2025 era stato fin qui complicatissimo. A tratti, se vogliamo, forse disastroso, considerando le sue ambizioni. Dopo otto sconfitte consecutive, una striscia negativa partita a fine della scorsa stagione e proseguita in tinta unita fino alla Florida, Cobolli aveva sempre perso. Ogni incontro. Ogni primo round delle grandi competizioni, tra l’altro. Cobolli si sblocca dunque nelle competizioni ufficiali ATP e lo fa, per tornare ad apertura d’articolo, battendo un veterano al tramonto della sua nobile carriera come Gasquet. Quasi due ore di battaglia con un set a testa prima di divorare alla distanza il 38enne transalpino che sfinito deve arrendersi 6-1 nel parziale che consegna al giovane romano l’accesso ai quarti di finale. Plauso sportivissimo comunque del pubblico romeno per Gasquet, che nel finale si fermerà a firmare autografi ringraziando: sono gli ultimi passi della sua lunghissima carriera, ultime preparazioni, chiuderà in casa al Roland Garros. Adesso per Cobolli serve solo continuità. Ha manifestato l’ambizione di vincere il torneo, competizione mirata, abbordabile. Deve quantomeno provare ad arrivare fino in fondo. Ai quarti c’è Milosic, canadese, solo 232° nel ranking: deve vincere, missione semifinali, senza girarci intorno.