
CIVITAVECCHIA – Dopo il sopralluogo della settimana scorsa, un sopralluogo tenuto dalla Commissione VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale, ndr) all’interno della quale figuravano rappresentanti del Ministero della Cultura, dell’Ambiente, di Regione Lazio e naturalmente Soprintendenza, arrivando all’ultimo atto di un iter seguito da mesi, il Porto di Civitavecchia non sarà prioritario ma ospiterà come quello di Brindisi attività di supporto ai due poli dell’eolico offshore principali, Augusta e Taranto. “Il decreto ministeriale che individua Civitavecchia come una delle due aree di sostegno ai due poli principali di sviluppo dell’eolico in mare, è potenzialmente un potente volano per lo sviluppo sul territorio dei green jobs e una chiave di volta fondamentale, nel percorso della transizione energetica. Questa positiva evoluzione – spiega il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi – oltre alla necessaria forza con la quale potersi concretizzare, deve poter portare con sé, anche una accelerazione della fase autorizzativa degli impianti eolici off-shore che attendiamo di veder costruire, proprio a largo della costa davanti la città di Civitavecchia. La scommessa ora è quella di veder nascere in questo luogo un nuovo grande cantiere della transizione ecologica dove, ambiente, lavoro, sviluppo sostenibile e vocazione produttiva territoriale, siano un tutt’uno, nel punto che per anni è stato quello di maggior emissione in atmosfera di CO2 in tutta Italia. Ora la ciminiera della centrale a carbone di Torrevaldalica Nord va verso il definitivo spegnimento e, in questo paesaggio, i fumi delle ciminiere possono sparire, lasciando il posto proprio agli aerogeneratori eolici e alla produzione energetica pulita”.