Eccolo il vero Cobolli. Tracce del vero Flavio, eccome. La Romania rappresentava lo step perfetto per ritrovare condizione, smalto, risultati. Un ATP 250 alla portata dopo una serie di ben otto sconfitte consecutive e delusioni con cui s’era aperta la stagione 2025, con diverse eliminazioni ai primissimi turni dei tornei più importanti come Melburne o Miami. E così è stato. Cobolli perfetto a Bucarest: cala il tris, terza vittoria consecutiva, scala fino alla fine. Dopo aver eliminato un Gasquet al tramonto della sua carriera, vittoria servita per sbloccarsi e per scacciare maledizione e serie di sconfitte consecutive, Cobolli batte Milosic e pure Dzumhur, discreto bosniaco, 65° al mondo. Una gara abbordabile in semifinale ma senz’altro tutta da giocare. Ebbene, interpretazione perfetta: vince subito il break e da lì viaggia, decolla; 6-3 e 6-0, semifinale dominata. Brilla, domina, diverte. Questo il vero Cobolli. Per il giovane romano domani finalissima: il livello si alza, c’è Baez. Anche il test mentale, reggere la pressione, giocherà la sua parte. La possibilità di vincere il primo ATP 250 in carriera: bis di Washington, ma ad agosto vinse Korda. In finale, in questo caso a Marrakech, va pure Darderi: sabato brillante per il tennis azzurro, l’italoargentino batte in due set Carballes Baena, finale marocchina, ma a differenza di Cobolli ha già vinto un 250, scorso anno a Cordoba. Storia nella storia, l’ATP 250 di Marrakech può restare tricolore: lo scorso anno si impose Berrettini.