
(Adnkronos) – Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dovrebbe visitare la Casa Bianca lunedì, mentre Israele continua a bombardare Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, prendendo di mira le zone settentrionali dell’enclave. Intensi bombardamenti in particolare sulla città di Abasan al-Kabira, situata a est di Khan Younis.
Nella notte, le Idf hanno ampliato le operazioni di terra nel nord e nel sud di Gaza e hanno preso il controllo di diverse aree a Beit Hanoun, Beit Lahia, Rafah e nell’asse Morag, scrive il Jerusalem Post, aggiungendo che nelle prime ore di stamattina, l’aeronautica militare israeliana e le batterie di artiglieria sono entrate in azione per colpire obiettivi terroristici e supportare le truppe operative.
Almeno cinque persone sono state uccise dall’alba a Gaza, riferisce al Jazeera, secondo cui un attacco con drone israeliano contro una mensa di beneficenza a Khan Younis ha ucciso almeno tre persone. Sale così a 60 morti il bilancio degli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore, ha reso noto il ministero della Sanità guidato da Hamas, aggiungendo che 162 persone sono state ferite, portando il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a 1.309 da quando Israele ha ripreso le ostilità lo scorso 18 marzo. “Il bilancio delle vittime dell’aggressione israeliana è salito a 50.669 martiri e 115.225 feriti dal 7 ottobre 2023”, secondo il ministero.
Il governo di Gaza ha richiesto un’indagine internazionale urgente e indipendente sulle uccisioni di 15 lavoratori della Croce Rossa Palestinese e della difesa civile a opera delle forze israeliane. Lo ha reso noto Al Jazeera, secondo cui la richiesta è stata avanzata dopo la pubblicazione di un nuovo video che contraddice la versione fornita dall’esercito israeliano sull’incidente.
In una dichiarazione, l’Ufficio Media del governo di Gaza ha sottolineato la necessità di giustizia, affermando: “Chiediamo un’indagine urgente e internazionale sul crimine di esecuzione di personale medico e di difesa civile, e l’invio dei criminali di guerra dell’occupazione israeliana alla Corte Penale Internazionale”. La richiesta è stata fatta dopo che è emerso un video che mostra le forze israeliane attaccare ambulanze della Croce Rossa – con le sirene visibilmente lampeggianti – e lavoratori medici e personale della difesa civile in uniformi riflettenti, chiaramente identificabili come soccorritori.
Il video, trovato nel telefono di uno dei medici uccisi dalle forze israeliane e sepolto in una fossa comune, contraddice la dichiarazione dell’esercito israeliano, che aveva affermato che i veicoli di emergenza “stavano avanzando in modo sospetto verso le truppe israeliane senza fari o segnali di emergenza”. Pubblicato dal New York Times e ampiamente diffuso dai media palestinesi, il filmato è stato interpretato dall’Ufficio Media di Gaza come la prova che “smaschera le bugie dell’esercito di occupazione israeliano”.
Il portavoce per i media internazionali dell’Idf, il tenente colonnello Nadav Shoshani, ha affermato che l’esercito “non ha attaccato casualmente un’ambulanza il 23 marzo” e che “in seguito a una valutazione iniziale, è stato stabilito che le forze avevano eliminato un agente militare di Hamas, Mohammad Amin Ibrahim Shubaki, che aveva preso parte al massacro del 7 ottobre, insieme ad altri otto terroristi di Hamas e della Jihad islamica”.
Gli Houthi yemeniti del movimento ribelle Ansar Allah hanno condotto un attacco con drone su un “obiettivo militare israeliano” vicino alla città di Tel Aviv. Lo ha riferito al canale televisivo Al Masirah di proprietà degli Houthi il portavoce militare del movimento Yahya Saria, precisando che “le forze armate yemenite hanno condotto un’operazione per distruggere un obiettivo militare israeliano nella zona occupata di Jaffa utilizzando un drone”.
In precedenza, le Forze di difesa israeliane avevano segnalato l’intercettazione di un drone che si avvicinava allo spazio aereo del paese da est. Secondo The Times of Israel, l’esercito israeliano ha abbattuto l’Uav sul deserto di Arava, nel sud di Israele.
Dal canto suo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump su Truth Social, ha condiviso il filmato di un attacco americano contro obiettivi Houthi nello Yemen. Nelle riprese aere si vedono i militanti riuniti mentre presumibilmente organizzano un attacco. Subito dopo vengono colpiti da quello che potrebbe essere un missile. “Questi Houthi si sono riuniti per ricevere istruzioni su un attacco. Oops, non ci sarà nessun attacco da parte di questi Houthi!”, ha scritto Trump.
Morgan Ortagus, vice inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, è arrivata in Libano per colloqui con i leader libanesi. Questa sarà la sua seconda visita da quando l’amministrazione Trump è entrata in carica e anche la seconda visita da quando è stato siglato il cessate il fuoco a novembre tra Hezbollah e Israele. L’arrivo dell’inviato statunitense avviene in un momento in cui la tregua è messa sempre più a dura prova dagli attacchi israeliani.
L’esercito israeliano ha intensificato gli attacchi contro obiettivi in Libano, compresi raid aerei nella capitale Beirut, mentre sono stati lanciati razzi dal Libano verso il territorio israeliano. Hezbollah ha negato il coinvolgimento nei lanci.