
(Adnkronos) – Si aggrava il bilancio delle vittime a Kryvyi Rih. L’attacco missilistico russo sulla città natale di Volodymyr Zelensky, uno dei più mortali della Russia quest’anno, ha provocato la morte di 19 persone, tra cui nove bambini, secondo le autorità locali citate dal Kyiv Independent. 68 persone sono rimaste ferite, tra cui un bambino di tre mesi. L’attacco, che ha coinvolto sia missili che droni, ha colpito i quartieri residenziali della città nel tardo pomeriggio di ieri, causando incendi in edifici e danneggiando gravemente la zona. Tra i feriti, 40 persone sono state ricoverate, due bambini in condizioni critiche.
Il Ministero della Difesa russo sostiene che l’attacco a Kryvyi Rih fosse mirato a un raduno militare, ma l’esercito ucraino ha respinto questa affermazione come “informazione falsa”. “Il missile ha colpito un’area residenziale con un parco giochi”, ha affermato lo stato maggiore dell’esercito su Telegram. L’amministratore militare della città ha affermato dopo l’attacco che i droni russi avevano in seguito attaccato case private, innescando incendi in quattro siti.
L’attacco ha danneggiato aree residenziali e innescato incendi, ha affermato il governatore regionale su Telegram. Kryvyi Rih è un obiettivo frequente degli attacchi russi ed è situata a circa 70 chilometri dalla linea del fronte. La città, con una popolazione di circa 660.000 persone, è la seconda più grande dell’oblast di Dnipropetrovsk.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato l’attacco, accusando la Russia di rifiutare un cessate il fuoco e di essere responsabile di ogni morte quotidiana. “Ogni promessa russa finisce con missili o droni, bombe o artiglieria. La diplomazia non significa nulla per loro”, ha dichiarato, sottolineando la necessità di un maggiore esercizio di pressione sulla Russia per fermare l’escalation e porre fine alla guerra.
Zelensky ha criticato duramente anche la “debole” risposta dell’ambasciatrice statunitense in Ucraina, Bridget Brink. In un post su X, Zelensky ha ringraziato i rappresentanti europei per la loro solidarietà, ma ha espresso delusione per la posizione americana: “Un Paese così forte, un popolo così forte, eppure una reazione così debole”.
L’ambasciatrice Brink aveva scritto di essere “inorridita” dall’attacco missilistico, sottolineando che il proiettile era esploso vicino a un parco giochi e a un ristorante, ma senza mai nominare la Russia come responsabile. Una scelta che Zelensky ha condannato apertamente, collegandola alla crescente riluttanza di Washington, e in particolare del presidente Donald Trump, a confrontarsi apertamente con Mosca: “Hanno paura persino di pronunciare la parola ‘russo’ parlando del missile che ha ucciso dei bambini”.
“È vero, questa guerra deve finire – ha concluso Zelensky – ma per farlo dobbiamo chiamare le cose con il loro nome, e non aver paura di esercitare pressioni su chi la continua. Dobbiamo imporre nuove sanzioni contro chi non riesce a vivere senza lanciare missili balistici contro il proprio vicino. Dobbiamo fare tutto il possibile per salvare vite”.
Diversi leader europei hanno condannato l’attacco. “Tutta l’Europa si avvia verso il fine settimana, ma gli ucraini vivono una realtà diversa – ha scritto il ministro della Difesa olandese Ruben Brekelmans su X – “Un altro attacco russo… Ecco perché dobbiamo accelerare il sostegno all’Ucraina!”. Anche la vicepresidente della Commissione europea Kaja Kallas ha condannato l’attacco, definendolo “tragico e disumano”. “Un altro sconsiderato attacco russo ha colpito un’affollata zona residenziale… La Russia continua a distruggere l’Ucraina, non è interessata alla pace”, ha scritto la Kallas su X.
Anche il ministro degli Esteri estone Margus Tsahkna ha dichiarato: “La Russia cerca la guerra, non la pace, e gli attacchi contro i civili, compresi i bambini, ne sono la prova brutale”. “Sparare un missile contro un parco giochi per bambini non è guerra, è barbarie – ha scritto il ministro degli Esteri ceco Jan Lipavsky su X – I nostri pensieri sono rivolti alle famiglie delle vittime e a coloro che difendono il loro Paese dal terrore russo”. Il ministro degli Esteri lituano Kestutis Budrys ha pubblicato le foto dell’attacco su X, con la didascalia “Il cessate il fuoco di Putin”. Kryvyi Rih rimane un bersaglio frequente degli attacchi russi. La città, che ospita circa 660.000 persone, è la seconda più grande nell’oblast di Dnipropetrovsk e si trova a circa 70 chilometri dalla linea del fronte.
Le forze di difesa aerea dell’esercito russo hanno intercettato all’alba un totale di 49 droni delle forze armate ucraine in diverse regioni del paese, la maggior parte dei quali nelle oblast di Voronezh e Belgorod. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo su Telegram