Sempre e solo Tadej Pogacar. Immenso. E pure la seconda Classica Monumento spira tutta slovena. Il campionissimo del ciclismo dei giorni d’oggi sbaraglia ancora una volta ogni tipo di concorrenza e dominando dall’inizio alla fine vince pure il Giro delle Fiandre 2025. Bis, straordinario bis, considerando che per Tadej è tutto un riassaporare il trionfo del 2023. Già, un riassaporare successi e profumo di vittorie, comun denominatore che con ogni probabilità scandirà pur i prossimi anni di questo straordinario atleta generazionale. Decisivo, e quasi da film, l’attacco a venti chilometri dal traguardo: quello in cui ognuno percepisce tra uno sguardo e l’altro che siamo di fronte al momento decisivo, della leggenda pronta a riscrivere ancora il suo nome nella storia, e allora l’allungo in cui semina ogni ombra su Oude Kwaremont e vola fino a tagliare il traguardo a Bruges. Ancora Re della Ronde, due anni dopo l’ultima volta, succede Van der Poel, che stavolta deve accontentarsi di podio e terzo posto. Secondo posto per Pedersen, ma senza storia, da secondo posto onorevole ma battuto non ha mai effettivamente nutrito la percezione di poter discutere il primato del mostro sloveno. Tra gli italiani bene Ganna: Pippo chiude ottavo, step perfetto in vista della Roubaix. Due azzurri in Top Ten, chiusa proprio da Ballerini. Nel complesso positive pure le prove di Romele e Trentin. Ma oggi è solo tempo di celebrare una leggenda, alla sua ottava Classica Monumento. Qualcosa di straordinario. Pocagar ancora Re della Ronde.