
SANTA MARINELLA – Tonfo, tonfo enorme. L’ennesimo, stavolta mediatico e roboante, che sancisce e descrive la dimensione del crollo di un Santa Marinella in caduta libera. Sarebbe agevole titolare il “Santa Marinella non c’è più”, ma la bellezza di questo sport ti consegna opportunità per rifarti già alle prossime sfide. Per questo nessun funerale, nessun processo, ma senz’altro cronaca pura. Calcistica. Quella di una capolista che sembrava aver stroncato un campionato già a Natale, fuga totale, nessuno in grado di restarle alle calcagna; sì, tutto questo film prima di un inverno horror, che qualche infortunio di troppo non può certo giustificare. Prima sorpassata poi spazzata via dal Grifone Gialloverde, che adesso da settimane in fuga ha già piazzato champagne in frigo e lancia il conto alla rovescia. Santa Marinella che era già chiamato a ripartire da settimane, ma così non è stato: solo una vittoria negli ultimi due mesi e grossa dose di deludenti sconfitte. Su tutte, punto più basso, quella di ieri col Morandi. 2-0, ennesimo tonfo interno, Preziosa e Ceccarelli col colpo grosso sul tirreno, che significa per la prima abbandonare pure le prime tre posizioni: scavalcano Ostiantica (4-1 alla JFT di Civita Castellana) e Vescovio col pokerissimo alla piccola Longarina. Questo significa quarto posto, in questo momento addirittura fuori dai playoff: fantascienza, mesi fa. Fortunatamente per Fracassa, che chiama confronto con società e calciatori, c’è subito la possibilità di ripartire: mercoledì infrasettimanale trasferta a Roma col Pigreco, domenica al Fronti arriva il piccolo Ronciglione. Non ne approfitta e resta quindi quinto quel Tolfa che esce tra mille rimpianti: punto playout per il Tarquinia, in Collina solo 1-1 e mani tra i capelli per i collinari.