
di Diego Galli
VITERBO – Fa decisamente riflettere l’iniziativa “obbligata” di alcune persone, residenti e lavoratori del centro storico, che hanno ormai optato per il fai da te per quanto riguarda la gestione del verde pubblico. E’ il caso di Via Macel Gattesco, zona centralissima che dal Sacrario permette di raggiungere Piazza delle Erbe, una via frequentata anche dai turisti e dove resistono alcune attività commerciali nonostante l’abbandono.
Dopo tempo immemore, chi vive e lavora qui si è rimboccato le maniche e ha deciso di tagliare da solo le erbacce che infestavano parte della via, incidendo negativamente anche sugli affari e sulla vivibilità. Con l’arrivo della bella stagione, infatti, era impensabile lasciare ancora altro tempo al Comune (che intanto minaccia multe per chi non si occupa del verde privato).
Ma sulla via, e anche in quelle limitrofe, la situazione resta imbarazzante con aree che sembrano essere sistematicamente lasciate per ultime nonostante queste si affaccino sul Sacrario, su Via Ascenzi e su Piazza Martiri d’Ungheria.
Con l’imminente arrivo di San Pellegrino in Fiore, quel che commercianti e residenti si augurano è che l’attenzione dell’amministrazione torni presto nel centro storico. Anche le “misure shock” da poco annunciate dalla stessa sindaca Chiara Frontini, come la prima ora e mezza gratuita di parcheggio per chi fa acquisti nel centro storico è chiaramente una soluzione che arriva troppo tardi e che difficilmente potrà avere effetti miracolosi. Come molti hanno sottolineato, infatti, sarebbe stato meglio accetto un “ulteriore sacrificio” da Palazzo dei Priori – visto il sudore versato giornalmente dai commercianti del centro storico – ovvero quello di rendere la prima ora gratuita a tutti, così da ri-abituare le persone a vivere il centro storico in un momento così critico della storia della città.