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    Cronaca
    9 Aprile 2025
    Genova: maxi operazione polizia, 77 misure cautelari contro truffe anziani

    GENOVA – La polizia di Genova ha concluso in queste ore una vasta operazione sotto la direzione della Procura della Repubblica di Genova, portando allo smantellamento di una vasta rete criminale accusata di aver messo a segno 103 truffe ai danni di anziani in tutta Italia.

    Dopo mesi di indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Genova, con la collaborazione della Squadra Mobile di Napoli e l’ausilio operativo degli omologhi uffici di Bari, Benevento, Campobasso, Caserta, Frosinone, Isernia, Potenza e Salerno nonché del Reparto Prevenzione Crimine, gli investigatori della Polizia stanno dando esecuzione a 77 misure cautelari di cui 22 custodie in carcere e 55 obblighi di dimora ed obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, oltre a numerose perquisizioni nelle città di Napoli e Caserta, colpendo i vertici e i membri operativi di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate.

    Il blitz è servito a smantellare la struttura gerarchica dell’organizzazione.

    La rete criminale da quanto reso noto operava con la tecnica del “finto incidente”, contattando telefonicamente, spesso fingendo di essere appartenenti alle forze dell’ordine, le vittime per ingannarle con falsi allarmi su presunti incidenti o problemi giudiziari riguardanti i familiari. Strategie psicologiche e senza scrupoli, i truffatori convincevano gli anziani, ormai sfiniti e terrorizzati, a consegnare denaro e oggetti di valore, facendoli credere necessari per risolvere le situazioni simulate.

    Le indagini hanno permesso di accertare che il gruppo utilizzava telefoni intestati a prestanome, mezzi a noleggio e basi logistiche diversificate per eludere i controlli.

    Le indagini hanno avuto inizio a giugno 2023 a seguito di una truffa consumata a Genova e sono poi proseguite con indagini tecniche, che hanno consentito di delineare i presunti ruoli di ogni singolo partecipante al sodalizio criminale, radicato nel comune di Napoli e con una base logistica ad Aversa, ed impegnato quotidianamente nell’organizzare su tutto il territorio nazionale svariate truffe e colpi.

    Gli accertamenti hanno permesso di appurare che il gruppo era composto da telefonisti esperti, incaricati di raggirare le vittime, e da “trasfertisti”, addetti al ritiro del denaro e dei beni, spesso preziosi, sottratti agli anziani.