
FORMELLO – Non sono settimane o mesi semplicissimi per Nuno Tavares. Forse, la rivelazione più grande dell’ultima campagna acquisti: nessuno s’aspettava un impatto del genere, totalmente devastante nella prima parte di stagione. Il treno più decisivo, a ritmi Premier, della prima parte di stagione d’A: a sinistra, di spinta, completamente surclassato Theo Hernandez. Ancora nessun gol all’attivo in campionato ma già ben sette assist: c’è una Lazio con Tavares (e che corsia con Zaccagni..) ed una senza. Evidente. Col treno lusitano Baroni vola, comunque. Soprattutto nell’idea di un tecnico che ha scelto di puntare sulla spinta delle corsie esterne come pochi altri in A. Il succo della Lazio 24/25, la rivoluzione/ricostruzione dettata da Baroni, fronte tattico sta tutta lì. Per rendimento ha conquistato tutto il popolo biancoceleste nonostante un problemino che forse ha spiegato perché, nei suoi primissimi anni di una carriera ancora giovane, non gli hanno permesso di spaccare la Premier League: gli infortuni, specialmente e soprattutto quelli muscolari. Evidentemente il suo tallone d’Achille, oltre a difficoltà tattiche e difensive che un cavallo di razza come lui dovrà esser chiamato nel tempo necessariamente a curare. Tavares ha registrato numeri importanti ma pure a Bergamo ha palesato l’ennesimo problema, difetto cronico: altro stop, ennesimo, costretto al cambio a gara in corso. Si tratta del sesto stop stagionale. Numeri pesanti. Che preoccupano. Perché stavolta si tratta di un infortunio differente da quello di Bologna; bene, gli esami strumentali a cui s’è sottoposto nella giornata di martedì evidenziano stavolta lesione di primo grado dell’adduttore sinistro. Ciò significa che resterà ai box per almeno 15/20 giorni: le classiche due o tre settimane. Salterà sicuramente il derby e nel doppio confronto europeo col Bodo Glimt la Lazio non potrà contare su di lui. Partite importanti, le prime davvero decisive. La Lazio spera chiaramente che l’assenza del suo treno, l’ennesimo periodo di stop, non influenzerà sui risultati. La missione è riabbracciarlo tra fine aprile e inizio maggio ma, lezione appresa, stavolta non andranno forzati i tempi. A fine stagione andrà studiato di più il suo fisico, al fine di gestire al meglio le sue condizioni. Presenti e future.