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    Cronaca
    9 Aprile 2025
    Vinitaly – Figuraccia nazionale del Comune di Tarquinia, presentato il Divino Etrusco senza inviti a stampa e operatori

    La sala conferenze, rimasta clamorosamente vuota, è stata “riempita” alla meno peggio da amministratori locali e organizzatori

    TARQUINIA – Una presentazione intima, per usare un eufemismo, e praticamente senza senso.

     

    Il “nuovo” Comune di Tarquinia non finisce mai di stupire e nel corso del Vinitaly, manifestazione di spicco a livello nazionale e internazionale, colleziona l’ennesima figuraccia.

     

    Nella giornata di ieri, martedì 8 aprile, è andata in scena la presentazione del DiVino Etrusco. Un segno di continuità con la passata amministrazione, verrebbe da dire, ma la realtà si è dimostrata totalmente opposta.

     

    Fino all’anno scorso, infatti, la giunta guidata dall’ex sindaco Giulivi sfruttava al massimo la vetrina del Vinitaly per promuovere al meglio l’evento di Tarquinia. Basti pensare che il Comune riusciva a ottenere l’utilizzo della sala Respighi, tra le più grandi di Veronafiere, dove invitava una serie di ospiti che nei giorni successivi si occupavano di diffondere in maniera importante la manifestazione: stampa della Tuscia, stampa specializzata, politici locali e nazionali, operatori di settore e addirittura importatori.

     

    Quest’anno, invece, il neosindaco Sposetti (insieme ai suoi più stretti collaboratori) ha ben pensato di spostare la presentazione nel padiglione della Regione Lazio ma senza invitare praticamente nessuno. L’unica “notizia” relativa all’evento è apparsa pochi giorni fa sulla pagina Facebook del Divino Etrusco dove si annunciava in maniera striminzita l’appuntamento.

     

    Nessuno dei giornalisti di Viterbo e provincia è stato invitato o tantomeno avvisato. Basti pensare che un nostro dipendente, così come almeno altri due colleghi della Tuscia, è presente alla fiera ma non è stato avvertito da nessuno.

     

    Il risultato di questa folle strategia? Sala clamorosamente vuota e “riempita” alla meno peggio dagli amministratori locali e dagli organizzatori. Praticamente Sposetti ha parlato alle stesse persone con cui ha condiviso il viaggio verso Verona. Come trasformare una vetrina nazionale e internazionale in un flop senza precedenti.