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Sport
10 Aprile 2025
Europa League, Circolo Polare Lazio: stasera Bodo, quarti d’andata in Norvegia
Atto primo sui Fiordi: sottozero, clima glaciale, fascino suggestivo. Il derby deve aspettare: in palio le semifinali

Trasferta norvegese. Fortunatamente il sorteggio ha strizzato l’occhio alla Lazio, soprattutto per la gara di ritorno. Se a poter contare su un cammino più agevole rispetto alle altre dirette concorrenti è stato merito di una fase campionato onorata e condotta magistralmente, nel sorteggione del tabellone finale la Lazio, finendo in basso a sinistra delle prime otto proprio della prima parete, può potenzialmente contare su ritorni sempre all’Olimpico. E nella settimana del derby stride e non poco, specialmente davanti ad esami di maturità fronte continuità da superare post Bergamo per dimostrare che dopo un periodo d’appannamento evidente sia mentale che fisico la squadra s’è ritrovata e può ripartire, una trasferta al Circolo Polare Artico. Si gioca a Bodo, cittadina che vive il suo sogno, cittadina che da anni grazie al football s’affaccia al calcio europeo, quello del giovedì: dapprima in Conference ove ne sa qualcosa la Roma, adesso si sta facendo grande e muove i suoi passi pure in Europa League, addirittura arrivata ai quarti di finale. Si gioca nella Norvegia centrosettentrionale, decisamente a Nord. La Lazio è arrivata lassù ieri, ha trovato neve, clima glaciale, nonostante aprile si giocherà sottozero. L’impegno è prestigioso: i quarti spalancano le semi, siamo arrivati. Ecco perché, seppur l’avversario esprima poco fascino, vietato abbassar troppo la concentrazione. Naturale che qualcuno a Formello sia più accattivato dalla prospettiva derby: scontro diretto Champions, ultimo di Ranieri, partita che nel GRA pesa tantissimo, specialmente se s’è perso quello d’andata e la Roma ha rimontato tutti quei punti. Fortunatamente si gioca alle 18.45: la Lazio è già arrivata ieri e ripartirà immediatamente dopo la gara. Una trasferta lassù e pochi giorni dal derby: tempo d’analisi tattica, rifinitura ed è già domenica, non è certamente. Ma qui torniamo e chiudiamo il circolo di argomentazione giornalistica aperta ad inizio articolo: comunque vada ritorno all’Olimpico, giovedì prossimo. La Lazio, per qualità tecniche, è squadra superiore. Ma la partita di stasera nasconde comunque le sue insidie. In porta sarà rinnovato il ballottaggio tra Mandas e Provedel: a Bergamo è ritoccato al greco che ha riportato a casa un altro cleensheet, ma il titolare è tornato ai suoi livelli. Chi gioca stasera, fa panca al derby, con ogni probabilità. In difesa recuperato Romagnoli fermato a Bergamo da un attacco influenzale; a sinistra c’è fuori Tavares e Pellegrini fu escluso pur dalla lista Uefa, ciò significa che se partiranno Hysaj e Marusic l’unico cambio sarà Lazzari. In mediana, ma già lo sa, costretto agli straordinari Guendouzi: più Vecino al suo fianco. Isaksen e Zaccagni sulle fasce, davanti tutto aperto: tornato Taty, probabilmente spezzone, ci sono poi sempre Dia, Noslin e Pedro. In quattro per due posti. Fischio di inizio alle 18.45, poi immediato rientro notturno, come sottolineavamo. Sarà importante la prestazione, comunque. Perché serve tracciar continuità post Bergamo. Primo atto, ci siamo. Una matricola, il Bodo. Occasione ghiottissima per tornare a giocare una semifinale europea. La Lazio, a cavallo tra le varie ere, ha spesso disputato Europa League. Ne è diventata una sua realtà, ma pur quando tra le favorite non è mai arrivata oltre ottavi/quarti. Una semi non avviene dal 2002/2003: la ricostruzione Mancini arrivò fino ad Oporto, ma poi vinse Mourinho, al debutto scoccante della sua carriera a livelli da libri di storia. Ora Bodo: ribadiamo, occassione ghiottissima. C’è comunque ritorno all’Olimpico, ma guai a pensare sia una passeggiata di salute sul Mar del Nord. Non sarà una crociera ai Fiordi.