
CIVITAVECCHIA – Giornata per certi versi storica per Civitavecchia. Soprattutto per il porto, per il suo futuro. Ma forse sarebbe meglio sostener per il suo passato. Già perché di Cold Ironing sentiamo parlare ormai in città da decenni. E finalmente, dopo tanti anni, s’arriva alla fatidica svolta tanto ambita. Una notizia che farà senz’altro piacere alle tante associazioni ambientaliste e le loro battaglie. Il Cold Ironing si definisce una misura o quantomeno possibilità di ridurre nell’ambizione di eliminare definitivamente l’inquinamento nei porti locali: rientra proprio nel processo di elettrificazione dei porti stessi, perché la missione è quella di trasferire l’energia elettrica alle navi che entrano, attraccano e sostano direttamente dalle banchine. Bene, notizia di poco fa è che stamani l’Amministrazione, Uninendestria ed il raggruppamento temporaneo di imprese ATI hanno sottoscritto il fatidico protocollo d’intesa per elettrizzazione delle banchine al porto di Civitavecchia. Lo annuncia il Sindaco civitavecchia, Marco Piendibene, sui suoi profili social: “Questa mattina ho firmato, insieme a Unindustria e al Raggruppamento Temporaneo di Imprese incaricato della realizzazione, il protocollo d’intesa per favorire, a parità di condizioni, le aziende del territorio, attualmente penalizzate dal phase out di tv nord, per la realizzazione dell’impianto di cold ironing nell’ambito della progettazione PNRR pianificata dall’AdSP per il porto di Civitavecchia. Si tratta di un momento strategico per il futuro della nostra città, che si proietta all’avanguardia nella transizione energetica e nella riconversione industriale del territorio. L’impianto consentirà di elettrificare le banchine e fornire energia fino a 9 navi contemporaneamente, riducendo in modo significativo le emissioni inquinanti e migliorando la qualità dell’aria, dato che già tutte le navi di nuova generazione prevedono la possibilità di collegarsi a banchine elettrificate come quelle che verranno realizzate a Civitavecchia È un intervento che apre una nuova strada nel nostro Paese, che rappresenta anche una concreta occasione di rilancio per il tessuto produttivo locale, grazie al coinvolgimento delle imprese del territorio nei subappalti legati alle lavorazioni specialistiche. Ringrazio Unindustria, Port Utilities, Nidec ASI, Fincantieri SI e Installazione Impianti per il percorso condiviso e per l’impegno che stanno mettendo in questo progetto. Un passo avanti tangibile, nel segno della sostenibilità, dell’innovazione e della tutela delle maestranze e delle imprese locali”.