
ROMA – Al Policlinico Umberto I di Roma è in fase di avvio un intervento di rigenerazione urbana che trasformerà un edificio in stato di abbandono in un ambulatorio moderno destinato alle attività di libera professione in regime intramoenia. Si tratta del primo progetto di partenariato pubblico-privato all’interno della cittadella universitaria ospedaliera, con l’obiettivo di realizzare una struttura attrezzata entro la primavera del 2027.
Il percorso autorizzativo è già stato completato, e la gara europea per l’affidamento dei lavori sarà conclusa entro l’inizio del 2026. L’impresa vincitrice avrà un anno di tempo per completare la ristrutturazione e l’allestimento dell’edificio, che attualmente si presenta come un involucro vuoto, privo di infissi, solai e impianti.
Questo progetto mira a colmare una carenza strutturale comune a molte strutture sanitarie pubbliche, spesso prive di spazi adeguati per consentire ai medici di svolgere attività professionale privata all’interno dell’ospedale. Attualmente, tali prestazioni sono frequentemente erogate in sedi esterne, come cliniche private convenzionate.
L’iniziativa prevede che l’azienda privata selezionata tramite gara si occupi della ristrutturazione dell’edificio e dell’installazione di tecnologie e apparecchiature, in particolare per la diagnostica per immagini. La gestione della struttura sarà affidata al privato per dieci anni, al termine dei quali l’intero immobile e le relative attrezzature passeranno in proprietà all’azienda ospedaliera.
Il finanziamento dell’opera avverrà attraverso i proventi generati dalle visite intramoenia, senza un impatto diretto sul bilancio pubblico. Secondo le previsioni economiche, i ricavi ottenuti copriranno i costi di realizzazione e gestione. Alla fine del periodo concessorio, la struttura entrerà a far parte del patrimonio pubblico.
Il partenariato pubblico-privato è uno strumento che consente a soggetti privati di proporre e realizzare opere di interesse collettivo, assumendosi i rischi finanziari e operativi. L’amministrazione pubblica, dal canto suo, valuta la proposta, ne accerta l’utilità pubblica e bandisce una gara per garantire trasparenza e concorrenza.
Nel caso del Policlinico Umberto I, il modello prevede che il concessionario realizzi l’opera, la doti di tutti gli strumenti necessari e ne curi la gestione. I ricavi saranno suddivisi tra l’azienda ospedaliera e il soggetto privato, superando il modello attuale in cui le prestazioni sanitarie rese fuori dall’ospedale non generano ritorni economici per il servizio pubblico.