
I giudici non hanno accolto la richiesta di concordato per uno sconto di pena, famiglia vittima ‘giustizia è fatta’
ROMA – Confermata in Appello la condanna a 8 anni per Flavio Focassati, il camionista imputato di omicidio stradale e omissione di soccorso per la morte di Alessia Sbal, travolta e uccisa da un tir nel dicembre 2022 sul Grande Raccordo Anulare, all’altezza dell’uscita Casalotti-Boccea a Roma. I giudici della prima sezione penale della Corte d’Appello di Roma con la sentenza non hanno accolto la richiesta di concordato a sei anni di carcere avanzata dalla difesa: una richiesta di riduzione della pena che si basava sull’esclusione dell’omissione di soccorso, che aveva avuto l’ok della procura generale e a cui si sono opposti i familiari della vittima.
Il camionista e la donna di 43 anni si erano fermati in una piazzola sul Gra per discutere dopo un lieve incidente che si era verificato fra i due poco prima ma mentre Sbal stava chiamando il numero unico di emergenza per segnalare la targa del tir, il 49enne è ripartito investendo e uccidendo a morte la donna. ”Giustizia è fatta perché Alessia non meritava questa morte. Le ultime telefonate sono state il suo testamento”, ha detto la mamma di Alessia Sbal uscendo dall’aula dopo la sentenza che ha confermato la sentenza di primo grado.
”Anche oggi la difesa ha messo in discussione mia sorella e sono contenta che invece la Corte le abbia dato il suo posto nel mondo”, ha aggiunto Ilaria Sbal, sorella della vittima. Soddisfazione per la decisione dei giudici d’Appello è arrivata anche dal legale della famiglia Sbal, l’avvocato Lucia Catalini. ”Non è passato il concordato, siamo soddisfatti, insieme alla famiglia, che la Corte abbia letto attentamente gli atti e abbia confermato la sentenza di primo grado – ha detto la penalista – Per noi è una vittoria giuridica, umana e morale”.