
Clamoroso capitolo nella saga e nella storia d’amore tra Salah e Liverpool. Quando ogni scenario sembrava paventato e delineato, come spesso e volentieri confermato nei mesi autunnali ed invernali dalla star egiziana che si diceva pronto a lasciare i Reds, cambia tutto. Trovavano sempre più conferme le voci di corridoio che si iniziavano a rincorrere da inizio settimana: aria di rinnovo. Meravigliosa, aggiungiamo, aria di rinnovo. Una storia, dunque, a quanto sembra tutt’altro che giunta ai titoli di coda. Sembrava destinato all’Arabia, non sarà così. O quantomeno quella ricchissima frontiera potrà ancora attendere. Perché i numeri di Momo in Premier, massimo campionato al mondo, continuano a far impallidire tutti. Pezzone, ancora e ancora, del calcio del Vecchio Continente. Qualcuno che può decidere gare al massimo livello e può reggere tutto l’arco della stagione, senza particolari infortuni. E sta bene, benissimo: quest’anno ha smontato la Prem, 27 reti già all’attivo, conquisterà titolo e Scarpa d’Oro. Il Liverpool ha ricostruito, vincerà una Premier stradominata dall’inizio alla fine e chiusa con mesi d’anticipo (rimpianto per PSG e altre competizioni che avrebbe potuto portare a casa) ma evidentemente non si sente ancora pronto a far a meno dei suoi due leader dell’era Klopp: Salah e Van Dijk. Ma se per il capitano non sussisteva più nemmeno alcuna forma di discussioni. mancava e manca solo la firma, Salah sembrava voler vincere l’ultima Prem, rispettar il contratto e volar verso altri lidi. Se non più Madrid, ringiovanito e gioielli stellari, direzione saudita: contratto faraonico per un faraone come lui. Culturalmente, paese perfetto per la sua taglia, spirituale e religiosa. Invece ancora tutto rimandato. Sarà ancora rosso il futuro di Momò. Arrivato nel 2017 per 48 milioni più bonus alla Roma, tra i simboli più identitari e manifesti dell’era Klopp che portò alla Premier del 2020 ma soprattutto alla Champions del 2019, la sua era non si chiuderà dopo 8 anni: proseguirà, sarà matrimonio decennale, rinnova il suo contratto e sposerà la Kop per altri due anni. Ufficiale, da stamani, come annunciato in grande stile dai canali social dei Reds. Sarà 2026: ancora troppo forti gli stimoli per lottar per ciò che conta, per tornar magari a vincer Champions, ha prevalso l’amore della gente e per la gente, quei soldi non sono tutto e con ogni probabilità l’opportunità saudita è uno di quelle che si ripresenteranno, se calibrata. Sarà ricoperto d’oro fra due anni, come i vari faraoni. Adesso no: presente e immediato futuro, altri due anni rossi, il Liverpool perderà sì Arnold promesso sposo Madrid ma riacquista il suo pezzone, l’idolo della folla, per vincere e continuare a vincere.