
VALLECORSA – Una nuova ‘avventura da incubo’ attende Antonino Cannavacciuolo: dopo l’esordio di stagione in Germania, in una inedita puntata all’estero, nel nuovo episodio di Cucine da incubo – atteso per domenica 13 aprile in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su Now – lo chef torna in Italia e atterra in Ciociaria, a Vallecorsa (Frosinone), nel ristorante ‘Il Mulino’.
In questo paesino abitato da poco più di duemila persone sorge questo locale a conduzione familiare: a gestirlo storicamente ci son sempre stati Oliviero, detto “il barone”, e Lina, quindi pian piano la responsabilità è stata ceduta alle figlie Lucilla e Sabrina e al nipote David. Pur defilato nella gestione del ristorante, “il barone Oliviero” è una presenza fissa all’interno del locale. Le sale del ristorante sono spessissimo il teatro di liti familiari: i rapporti tra i vari componenti della famiglia sono delicati, Lucilla e Sabrina non sembrano aver voglia di continuare a prendersi cura del Mulino, e il pensiero è che lo tengano aperto solo per non dare un dispiacere a papà Oliviero.
Tutto questo si ripercuote sulla loro professionalità e sulla qualità della cucina, che di ruspante e tipicamente ciociaro non ha quasi più nulla: e di conseguenza, la clientela è andata assottigliandosi nel corso degli anni. Cannavacciuolo porterà la sua esperienza da chef e da imprenditore per consigliare tutta la famiglia che compone lo staff e aiutarla a trovare una soluzione: in questo caso dovrà scavare nel passato per riportare a galla antiche ricette e per far capire alla famiglia che i ricordi sono un bene prezioso che non può rischiare di finire in fumo.
Il locale sarà sottoposto a un make over totale, una ristrutturazione completa da compiere in tempi record, che darà alla location un aspetto e un’atmosfera del tutto nuovi, capaci di renderla più accogliente, funzionale e vivibile rispetto alla precedente: una struttura che adesso sarà finalmente a misura di cliente. Dopo questi interventi, lo staff sarà poi pronto a ricominciare: con la passione per la ripartenza e la forza dei consigli ricevuti dallo chef, ma anche con la fondamentale consapevolezza degli errori passati, tutte le persone al lavoro in sala e cucina potranno tornare al lavoro, riaprendo le porte alla clientela.