logo
Sport
14 Aprile 2025
Festa a Livorno, ma punto continuità Flaminia: bagarre in D, a Civita Castellana sperano

Per il Livorno era festa grande, comunque. Il ritorno in C, un Picchi tutto esaurito, l’ennesima grande occasione per celebrare un traguardo strameritato di una categoria strameritata. Una piazza che torna dove remano le sue ambizioni. Tempo di sciarpate e bandiere, sì, ma la squadra campione del girone E di Serie D era comunque chiamata doverosamente ad onorare l’impegno. Distratta e allegra, ma pur sempre Livorno, la gara col Flaminia è finita 2-2. Alla fine, tra uno spumante e una bandiera, si poteva far qualcosa di più: questo il sentore forte sul pullman di ritorno della banda Onofri. Questo quel che si respira il giorno dopo, a Civita Castellana. Prestazione importante, ma non è arrivato il coronamento massimo: un punto, e pensare che s’era chiuso il primo tempo pur avanti col timbro dal dischetto di Tascini in apertura. Poi il rovescio tra mille bandiere, entusiasmo contagioso, la rimonta degli amaranto che avrebbe potuto buttar giù la Flaminia di qualche mese fa: ma non quella di oggi, non quella d’Onofri. Che riesce a pareggiarla a metà ripresa con Ciganda. Un punto che consegna comunque continuità alle casse di Civita Castellana. Nella giornata, laggiù in coda, della matematica e ormai da tempo scontata retrocessione della Fezzanese fanalino. Ma come noto, andranno in due giù dirette: prima di tutto è bagarre per allontanare il penultimo posto, dove a 34 restano Figline, Sporting Triestina e proprio Flaminia. Vince il San Donato Tavarnelle: la salvezza diretta adesso dista 4 lunghezze. A tre giornate dal termine, per quanto difficile, sussiste ancora la speranza d’evitare i playout: sarebbe miracolo. Playout che restano l’obiettivo minimo: evitare la retrocessione diretta.