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    Cronaca
    15 Aprile 2025
    Disordini nel carcere di Cassino, Anastasìa: “Condizioni detentive allucinanti”

    CASSINO – “Non sorprende quello che è successo ieri sera nel carcere di Cassino: sono stato in quella sezione mercoledì scorso, nel corso di una visita in istituto, e ho trovato condizioni di detenzione intollerabili e non tollerate da persone ai limiti della sopportazione. Sette detenuti in stanze di pochi metri quadri, costretti al regime chiuso per quasi venti ore su ventiquattro. Nulla giustifica nulla, ma così non si può continuare, né a Cassino, né altrove.” Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, commenta la notizia dei disordini di ieri sera nel carcere di Cassino. Secondo quanto riferito da fonti sindacali della Polizia penitenziaria, gli eventi critici sarebbero partiti ieri intorno alle 21 da una cella dove, per futili motivi, alcuni detenuti avrebbero innescato una situazione di tensione, coinvolgendo circa 45 ristretti. L’amministrazione – riferiscono le stesse fonti – ha risposto con l’invio di 40 unità del Gio (Gruppo intervento operativo), provenienti dalle sedi di Roma e Napoli, che hanno ripristinato l’ordine all’interno del reparto, senza alcun ferito né tra il personale né tra i detenuti. Come misura di sicurezza e prevenzione, è in corso il trasferimento dei 45 detenuti coinvolti nell’evento critico in altri istituti penitenziari del Lazio. Secondo i dati del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), nella Casa circondariale di Cassino, al 31 marzo erano presenti 223 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 127 posti effettivamente disponibili, con un tasso di affollamento del 176%.