logo
Cronaca
15 Aprile 2025
Nepi – Giovani vandali arrestati, il consigliere Paoletti: “Non voltiamoci dall’altra parte, riflettiamo insieme”
Preoccupa anche nella Tuscia il fenomeno della devianza giovanile che, a livello nazionale, fa registrare meno casi ma sempre più violenti

di Diego Galli

NEPI – Al seguito degli arresti avvenuti nei confronti di un gruppo di cinque vandali minorenni che avevano devastato scuole e parchi pubblici di alcuni borghi, Nepi compresa, il consigliere comunale Paolo Paoletti è intervenuto con un post social cercando di invitare tutta la popolazione a riflettere su un grave e dilagante problema: quello della devianza giovanile.

“Non voltiamoci dall’altra parte. Riflettiamo. Insieme – scrive Paoletti – Desidero ringraziare la Stazione dei Carabinieri di Nepi, con il Comandante Felice Pasquali, e la Polizia Locale, con il Comandante Domenico Minchella, per il costante impegno nel nostro territorio. Anche in queste situazioni difficili, la loro presenza è concreta, attenta e rassicurante. Purtroppo, non è mai bello leggere certe notizie. Ma è ancora più difficile accettare che a essere coinvolti siano i più giovani. Delinquenza, vandalismo, comportamenti estremi… non accadono solo ‘altrove’. Accadono anche qui. E riguardano i nostri ragazzi.
La giustizia farà il suo corso e stabilirà come stanno davvero le cose. Ma noi, nel frattempo, dobbiamo fermarci e farci una domanda: Conosciamo davvero i nostri figli? Sappiamo cosa fanno, con chi stanno, dove vanno? Perché a volte rientrano tardi? Perché certi comportamenti sembrano sfuggire al nostro controllo? Il problema non è solo “qualche ragazzo”. Il problema è collettivo. Ed è sempre più precoce”.

Come poi giustamente sottolinea il consigliere di maggioranza delegato al Turismo, si parla spesso (purtroppo) di “Giovani di 11, 12, 13 anni che si avvicinano già alla violenza, al vandalismo, all’uso di droghe pesanti. Ragazzi che cercano risposte dove non dovrebbero trovarle. Proprio in questi giorni ho terminato una miniserie su Netflix che consiglio a tutti, genitori e figli: Adolescence. Si conclude con una frase che lascia il segno: ‘Mi dispiace, avrei dovuto fare di meglio’. Ecco, io non voglio arrivare a dirlo. E spero che nessun genitore debba farlo”.

Le parole del consigliere nepesino permettono  di far riflettere e analizzare in maniera più approfondita i dati.

Negli ultimi anni, la devianza giovanile in Italia ha mostrato un’evoluzione preoccupante: sebbene il numero complessivo dei reati commessi da minorenni non sia in aumento, la natura di questi atti è diventata significativamente più violenta.​ Secondo un rapporto della Criminalpol, nel 2024 gli omicidi commessi da under 18 sono quasi triplicati rispetto all’anno precedente, e le vittime sono raddoppiate. Parallelamente, si registra un incremento di rapine e lesioni personali, mentre reati come furti e spaccio sono in diminuzione. Un ulteriore elemento di allarme è l’abbassamento dell’età in cui si commette il primo reato. Studi recenti indicano che l’età media dei giovani coinvolti in attività criminali è scesa a 15,2 anni, in particolare tra coloro che crescono in contesti familiari fragili, come nuclei monoparentali o con difficoltà economiche. Questi dati suggeriscono che, sebbene la frequenza dei reati giovanili non sia aumentata, la loro gravità e la precocità con cui vengono commessi rappresentano una sfida crescente per le istituzioni e la società nel suo complesso. Allo stesso modo, si evince che – se non arginato – il dilagare di questi fenomeni e l’aumento della loro gravità è un fattore quasi esponenziale.

“Parliamone. Ascoltiamoli. Stiamogli vicino. Perché prevenire è possibile. Ma solo se lo facciamo insieme”, conclude Paoletti, dando spunto a una riflessione imprescindibile e che dovrebbe trovare risonanza in ogni sede, a partire dalle scuole di ogni ordine e grado, con lo scopo di sensibilizzare e far aprire gli occhi a tutti, nessuno escluso.

Italpress video
ROMA (ITALPRESS) - Negli ultimi tre anni 1,6 milioni di italiani hanno visitato un borgo almeno una volta. È quanto emerge da un’indagine...
24 Aprile 2025