
(Adnkronos) – Duplice omicidio nella tarda serata di ieri su via Prenestina, a Roma. Un uomo e una donna cinesi, 52 anni lui e 38 lei, intorno alle 23 sono stati uccisi non lontano dal portone di casa, al civico 60. I due erano arrivati in bicicletta, quando sono stati raggiunti da almeno sei colpi di pistola calibro 9, di cui diversi alla testa, e sono morti sul colpo.
Sul posto sono giunti i carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci e del nucleo operativo di piazza Dante impegnati nelle indagini sull’agguato. Indagano anche i pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma.
Le vittime si chiamavano Zhang Dayong e Gong Xiaoqing: l’uomo era già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. La donna avrebbe un precedente per gioco d’azzardo.
Da quanto emerge, il killer li avrebbe prima attesi nel palazzo dove vivevano per poi aprire il fuoco appena li ha incrociati mentre rincasavano in bicicletta. Diversi testimoni hanno raccontato che l’uomo, che indossava un cappuccio, prima del delitto avrebbe citofonato a diversi condomini per farsi aprire il portone, avrebbe poi raggiunto l’abitazione dei due cinesi per poi attenderli in strada freddandoli con diversi colpi esplosi da una pistola di piccolo calibro. Entrambe le vittime, a quanto si apprende, sono state raggiunte da almeno un colpo alla testa.
Al momento le piste aperte sono quelle del movente sentimentale, di un debito o di un regolamento di conti della criminalità organizzata. Verifiche, infatti, sono in corso da parte degli inquirenti anche su possibili collegamenti con la ‘guerra delle grucce’ di Prato. Il 53enne cinese sarebbe stato coinvolto, secondo i primi accertamenti investigativi, proprio nella faida tra bande cinesi per il controllo degli affari nel distretto del tessile della città toscana.
Sequestrato anche l’appartamento dove viveva la coppia. Il pm Stefano Opilio, titolare del procedimento, che ieri ha effettuato un sopralluogo, nelle prossime ore disporrà l’autopsia sui corpi, mentre verranno analizzati i telefoni delle due vittime, trovati sul luogo dell’agguato.
Al momento non sarebbero emersi elementi utili dalle telecamere presenti nel condominio perché non funzionanti mentre sono in corso le verifiche su quelle esterne che potrebbero aver ripreso il killer in fuga, forse in moto.