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Cronaca
18 Aprile 2025
Civitavecchia, centrale Enel: presentato il piano di dismissione
Tempistiche mostrare a Sindaco e Regione, durata di 24/30 mesi: la missione diventa evitare conseguenze indesiderate sul piano sociale o occupazionale del territorio

CIVITAVECCHIA – Conseguenza e passo successivo rispetto al Consiglio Comunale del 14 febbraio scorso, dopo una serie di sollecitazioni di Comune e Regione, ieri è stato presentato ufficialmente da Enel il piano di decommisioning di Torre Valdaliga Nord. Secondo predisposizioni e normative nazionali, a meno di sollecitazione del Governo per novità internazionali, il phase out resta chiaramente fissato al prossimo 31 dicembre 2025. Adesso, fronte dismissione, si nutrono finalmente più certezze, al fine di evitare conseguenze sociali e occupazionali sul territorio. Il piano durerà dai 24 ai 30 mesi: quindi due anni o due anni e mezzo. Tempistiche e quadro più preciso, come spiegherà Piendibene sui suoi canali social: “Ieri è stato presentato ufficialmente il piano di decommissioning della centrale Enel di Civitavecchia. Si tratta di un passaggio cruciale: per la prima volta abbiamo un quadro chiaro delle tempistiche e delle attività previste per la dismissione dell’impianto, che avverrà – secondo lo scenario attuale – entro il 31 dicembre 2025. Un piano articolato su 24/30 mesi, che rappresenta un punto fermo in un momento di grande trasformazione per il nostro territorio. Insieme alla Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, abbiamo seguito questo percorso passo dopo passo, chiedendo con determinazione che Comune e Regione venissero coinvolti in ogni fase. La risposta di Enel va in questa direzione, e ne prendiamo atto con soddisfazione. La presenza oggi delle rappresentanze datoriali e sindacali ha rafforzato ancora di più il senso di responsabilità condivisa che deve accompagnare ogni scelta futura: tutelare l’occupazione, valorizzare le competenze, costruire un’alternativa concreta. Contemporaneamente, continuiamo a lavorare su altri fronti strategici: il progetto di ampliamento della Zona Logistica Semplificata, la possibile sovrapposizione con le aree soggette ad aiuti di Stato secondo l’articolo 107 del TFUE, e la manifestazione di interesse presso il MIMIT. Iniziative che, indipendentemente dalla disponibilità delle aree della centrale, possono rendere Civitavecchia un modello di sviluppo sostenibile, capace di coniugare lavoro, innovazione e qualità della vita”.