
Sofferenza e brivido. D’altronde la rabbia di Conte coi suoi al triplice fischio parla più di mille parole. Il Napoli vince 1-0 in Brianza, lo fa battendo di misura un fanalino di coda ormai spacciato che ha saputo con grande orgoglio onorare impegno e campionato e vender cara la pelle fino all’ultimo respiro, chiudendo gli azzurri nella loro area di rigore per tutto l’infinito recupero vissuto dal popolo partenopeo. Napoli che crea, non troppo, ma quanto basta per sbloccarla; ciononostante il vantaggio non arriva, e allora bisogna insistere nella ripresa. Conte cambia carte in tavola, entra Raspadori, jolly di jack e cioccolatino per l’ennesimo inserimento pesante e decisivo del motore più straordinario della Serie A: Scott McTominay, che corre a baciar la maglia sotto al settore ospiti. Sesto gol decisivo dell’asso scozzese, tra l’altro, nei nove gol complessivi di quest’anno (numeri, perché stiam sempre parlando di un centrocampista, comunque da capogiro). Nel finale sofferenza, come descritto, ma alla fine tre punti pesantissimi. Quelli che consentono a Conte di restar in corsa. Non poteva sbagliare, non ha sbagliato. Gli mancano cinque gare e se vuol nutrir speranze con quest’Inter sostanzialmente proprio mai, non può sbagliare mai. Vincere e sperare, sempre. Questo il mantra di un popolo, quello azzurro. Il Napoli riappaia momentaneamente l’Inter a quota 71. Le due sono pari in classifica, almeno al risveglio pasquale. Una Pasqua che adesso Conte passerà sì con la famiglia ma col televisore tremendamente acceso e sintonizzato sul Dall’Ara. Già, Dall’Ara. Sede, teatro e dimora della sfida più grande del 33° turno d’A. Quella tra Bologna ed Inter. Una gara che in casa nerazzurra evoca sempre pessimi ricordi: tre anni fa, quell’errore di Radu, in pieno testa a testa Scudetto primaverile col Milan, che spalancò le porte al definitivo sorpasso rossonero. Napoli e Conte che sperano che la storia possa ripetersi e che Bologna possa ancora giocar brutti scherzi del destino in casa Inter. Inzaghi deve gestir al meglio una fase concitata, determinante, ma pur sempre eccitante di stagione. Stanchezza e assenze, turnover forzato, ma quanto gasa quest’Inter, quanto gasa quel che s’è vissuto col Bayern. Semifinali eccitanti di Champions all’orizzonte ma intanto pane quotidiano: occhio alle frecce dello sfavillante Bologna di Italiano che ancora insegue quel sogno Champions, tra le fila nerazzurra fuori Thuram e Dumfries, davanti più Correa che Arna per affiancare Lautaro. Inzaghi non ha alternative: deve spremere al massimo la rosa, ma la grandezza del gruppo Inter è che proprio tutti, quando chiamati in causa, rispondono presente. Gran parte del secondo Scudo consecutivo nerazzurro e del sogno Triblete passa proprio da Bologna: via Emilia, Dall’Ara, Pasqua 2025, ore 18.