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Cronaca, Società
22 Aprile 2025
Canepina rivive la Passione di Cristo: grazie ai giovani un’emozione che riaccende il cuore del paese

CANEPINA – Quando la tradizione incontra l’entusiasmo e la determinazione delle nuove generazioni, il risultato è qualcosa che va oltre la semplice rievocazione: è un atto di fede, un gesto d’amore verso la propria comunità e un ponte tra passato e futuro. È quanto accaduto a Canepina, dove – dopo quasi dieci anni di assenza – è tornata a vivere, con straordinaria intensità, la storica rappresentazione della Passione di Cristo, grazie all’impegno instancabile del gruppo dei Giovani Canepinesi.

A loro va il plauso più grande: non solo per aver riportato alla luce una delle tradizioni più sentite del paese, ma per averlo fatto con una passione, una cura e una maturità che hanno sorpreso e commosso tutti. Giovani che si sono fatti carico di un’eredità importante, dimostrando che le radici non si dimenticano, si coltivano. E loro lo hanno fatto in modo esemplare.Lo spettacolo si è aperto con la toccante scena nell’Orto degli Ulivi, ambientazione curata in ogni dettaglio per restituire al pubblico un’esperienza immersiva e storicamente accurata. Il tradimento di Giuda e il processo di fronte ai Sommi Sacerdoti e a Ponzio Pilato sono stati resi con una profondità emotiva e una potenza scenica sorprendenti. La Flagellazione, in particolare, ha toccato corde profonde, trasmettendo tutta la brutalità e l’ingiustizia del momento crudele e struggente, capace di scuotere gli animi di tutti i presenti.Il corteo ha poi percorso Via XX Settembre, trasformando le vie del paese in un cammino di riflessione e partecipazione, fino a raggiungere il piazzale antistante la Cantina di Santa Corona, dove la scena della Crocefissione di Gesù e dei due ladroni ha raggiunto il culmine di pathos e coinvolgimento. Luci, colonne sonore suggestive e un allestimento scenografico di forte impatto hanno creato un’atmosfera da brividi.Ma oltre la bellezza dell’evento, ciò che più ha colpito è stato lo spirito di comunità e di rinascita portato in scena da questi giovani. Hanno lavorato per mesi con serietà, creatività e amore, trasformando un’idea in una realtà capace di unire generazioni, risvegliare memorie e ridare voce a un’identità profonda.I giovani di Canepina non hanno solo rappresentato la Passione: l’hanno vissuta, l’hanno donata, e con essa hanno ridato vita a un pezzo di anima del paese. In un tempo in cui spesso si parla di gioventù disinteressata o distante dalle tradizioni, loro hanno dimostrato l’esatto contrario.

Sono stati protagonisti, promotori e custodi di un evento che resterà impresso nel cuore di tutti.A loro va un sentito grazie. Perché hanno saputo far rivivere non solo la storia di Cristo, ma anche quella di Canepina, nel segno della fede, della bellezza e dell’amore per le proprie radici.