
ROMA – Un fatto gravissimo e increscioso quello che accaduto e denunciato a Roma, calcio giovanile, stavolta in casa Ottavia. Un club che tra l’altro Civitavecchia conosce molto bene, in quanto nello stesso girone d’Eccellenza laziale. Si parla spesso ormai in Italia di cultura sportiva latitante a livello di calcio giovanile e quanto accaduto, e proprio quanto denunciato nelle ultime ore dai canali social del club di Roma nord, è l’ennesimo episodio grave, vergognoso, da far sapere e condannare. Si parla di atti intimidatori all’allenatore dell’Under 15 del club: autovettura due volte sabotata nel giro di pochi giorni. La denuncia arriva direttamente dal club, che spiega e descrive così: “La società Ottavia Calcio denuncia pubblicamente un episodio gravissimo e inaccettabile che ha coinvolto l’allenatore della categoria Under 15, il mister infatti, nel giro di pochi giorni è stato vittima di due atti di sabotaggio alla propria autovettura.I due atti vandalici, premeditati e pericolosi, hanno causato ingenti danni economici e materiali ma soprattutto hanno messo a rischio la stessa vita dell’allenatore e non solo.La gravità dei fatti aumenta ulteriormente se si considera che, durante il primo episodio, il mister stava trasportando due calciatori minorenni della squadra. Questo rende il gesto non solo un atto intimidatorio, ma un potenziale pericolo per la vita di tre persone, di cui due minori. Gesti vigliacchi e meschini, compiuti di nascosto, che hanno superato ogni limite di civiltà e rispetto.Il motivo dei due attentati sembrerebbe legato alle scelte tecniche che non sono andate giù a qualcuno che, invece di dialogare o accettare il valore educativo dello sport, ha scelto la vigliaccheria, l’odio e l’attacco personale, che avrebbe potuto avere gravissime conseguenze. Ad oggi non vi sono certezze sull’identità del responsabile o dei responsabili, ma ciò che preoccupa e addolora è che, con ogni probabilità, si tratti di qualcuno inserito nel contesto sportivo della nostra società: un individuo che ruota attorno all’ambiente del gruppo squadra o della struttura, che ha scelto la strada dell’intimidazione e del sabotaggio. La società Ottavia è vicina al proprio allenatore, che ha già sporto denuncia alle autorità competenti e si costituirà parte civile nel caso in cui venga identificato il colpevole”.
Andrea Braconi, presidente dell’Ottavia Calcio, ha stigmatizzato con forza gli episodi ed espresso la massima solidarietà e vicinanza al Mister. “Siamo sconvolti e indignati – ha detto Braconi – questo non è sport, non è educazione, non è calcio. È un attacco personale e codardo a un nostro tesserato, che ha messo a rischio la sua sicurezza e di chi era in quel momento in macchina. La nostra società sarà in prima linea per denunciare e contrastare questi comportamenti criminali. A nome di tutta l’Ottavia, esprimo massima solidarietà al nostro Allenatore”.
Anche Daniele Lorenzetti, responsabile del Settore Giovanile del Club, ai canali social del club s’è voluto esprimere così: “È inaccettabile continuare a convivere con queste modalità. Se arriviamo al punto di sabotare un’auto per un motivo legato al calcio giovanile, allora vuol dire che abbiamo perso completamente la direzione. Non possiamo più accettare che il campo diventi un luogo di tensioni, sospetti e paure. Il calcio giovanile è un ambiente che dovrebbe insegnare valori, non generare odio.Non possiamo più chiudere gli occhi. Serve responsabilità, collaborazione e un ritorno ai veri valori dello sport giovanile. Questo è un punto di svolta: ora si reagisce”.
Il comunicato del club chiude: “La società Ottavia Calcio condanna con fermezza quanto accaduto e invita il mondo sportivo a unirsi per dire basta. È tempo di cambiare rotta. Lo sport è crescita, rispetto, gioco di squadra. Chi sceglie la via della vendetta e dell’intimidazione non fa parte di questo mondo”.