logo
Cronaca
23 Aprile 2025
Viterbo – Quando il cardinale Bergoglio girò in taxi la città con Santa Rosa su youtube

A portare a spasso quello che sarebbe diventato Papa Francesco, l’allora 27enne tassista Matteo Ruchini: “Era un predestinato”

VITERBO – Papa Francesco a Viterbo. A raccontare la giornata del cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio è Matteo Ruchini, giovane tassista, allora 27enne che ebbe il privilegio di portare sulla sua Opel Astra  quattro cardinali “in gita” da Roma. Era l’inizio del 2013 e a marzo l’allora cardinale 76enne Jorge Mario Bergoglio sarebbe stato eletto pontefice al posto del dimissionario Joseph Ratzinger. Ruchini  affida il suo ricordo al Corriere di Viterbo – “Lo accompagnai insieme ad altri tre porporati in un tour speciale per il capoluogo e le sue frazioni“.

“Ricevetti una telefonata da Claudia, l’allora proprietaria del Magic Bar di piazza del Teatro. Mi disse che c’era bisogno urgente di un tassista per accompagnare un gruppo di cardinali in giro per la città. Mi fiondai così al bar a prendere questi quattro cardinali appena arrivati a bordo di una Ford Galaxy grigia targata Città del Vaticano. Due di loro erano argentini. Mi chiesero di portarli in giro per Viterbo, volevano conoscere la città dei papi di cui avevano sentito tanto parlare”.

Che Bergoglio, il più alto in grado dei quattro, fosse un “predestinato” al tassista fu spiegato subito dagli altri tre: “Me lo presentarono come un papabile al conclave che si sarebbe celebrato di lì a pochi mesi. Lui si sedette davanti insieme a me. Parlammo molto, gli raccontai di me, delle mie origini sarde, di mia madre che aveva una bottega d’arte in centro, e di mio padre militare. Una persona affabile, simpatica, molto alla mano”.

La giornata viterbese di Bergoglio si snodò dunque lungo le vie della città, passando come detto anche lungo il percorso della macchina di Santa Rosa, da piazza San Sisto fino al monastero, passando per Corso Italia: “I cardinali conoscevano la festa di nome ma non avevano ben chiaro cosa fosse il Trasporto. Così gli feci vedere un video su YouTube dal mio tablet”, spiega Ruchini, che aggiunge: “Il Papa, o meglio il cardinale Bergoglio, si mostrò molto affascinato dalla tradizione viterbese”.“Quando ci salutammo, Bergoglio mi strinse a lungo la mano, complimentandosi per il lavoro che avevo fatto”.Dopo aver visitato il centro storico, tutte le chiese della città e monumenti più importanti, come San Lorenzo, il palazzo dei papi e Santa Maria della Quercia, Ruchini accompagnò le quattro eminenze a pranzo all’Osteria del Cardinale, in via Cardinale La Fontaine: “Apprezzarono il mio senso dell’umorismo e anche la cucina del locale”, sottolinea Matteo, che attese i quattro fuori, in auto, nonostante l’invito ad unirsi a loro. “Quando ci salutammo, Bergoglio mi strinse a lungo la mano, complimentandosi per il lavoro che avevo fatto. Pretese anche che accettassi il denaro che io, già appagato dall’onore che avevo ricevuto, non volevo. Ricordo anche le parole del papa: ‘Il lavoro va sempre pagato’”.